In uscita il 25 maggio, su etichetta La Stanza Nascosta Records, Ultimo D’Annunzio, quinto lavoro in studio del cantautore Alfredo Marasti. L’album è stato preceduto dalla pubblicazione del videoclip Al visitatore- traduzione in immagini di un'iscrizione scritta da Gabriele D'Annunzio e indirizzata contro Benito Mussolini, oltre cha dalla pubblicazione sui digital stores del singolo apripista La Stanza della Musica, a sua volta accompagnato da videoclip. Tutti i videoclip sono diretti da Alfredo Marasti e Chris Mazzoncini, con Aldo Masini alla seconda camera. Ultimo D'Annunzio è un ambizioso concept album, strutturato in 9 brani. Non si tratta di “adattamenti in musica” delle poesie dannunziane, ma di inediti che puntano a restituire un ritratto per frammenti, complesso e volutamente provocatorio, di un personaggio tra i più rappresentativi dei conflitti brucianti del primo Novecento: poesia e guerra, spirito libertario e superomismo, romanticismo e compulsione sessuale, anticonformismo e rituali di massa, destra e sinistra- racconta Alfredo Marasti. Vicende e personaggi di questo indie-kolossal si alternano in una suite dalla doppia anima, citazionista e sorprendentemente inedita, punteggiata di contaminazioni teatrali e cinematografiche e d’apres sonori. Su di un’atmosfera dalla tinte più oscure che concilianti- emblematica la cupezza del pad di cori sottostante Sala delle reliquie, che regala tra l’altro un riuscito e a suo modo sovversivo incipit dance - si innestano soluzioni ibride, tra fughe elettronico/futuristiche e impronta novecentesca (pianoforte e quartetto d’archi). Felicemente stranianti gli arrangiamenti del musicista e produttore Salvatore Papotto, capace di far coesistere nello stesso brano-Notturno- rimandi alla Buona Novella deandreaiana e reminiscenze radioheadiane. Tra archi classicheggianti e tentazioni prog, distorsioni grunge e riff di basso in controtempo, synth anni ottanta e fiati dagli echi seventies si snoda un autentico mosaico musicale e semantico, che alle sirene della retrospettiva affianca una cifra stilistica prepotentemente nuova, a cavallo fra rigore filologico e tellurica intemperanza. Un folgorante movimento narrativo sembra percorrere i testi che formano, con il tessuto sonoro, un unicum ricorsivo e vociferante, in un reflusso di visioni vertiginose e perturbanti, popolato di presenze femminili fondanti. (Rebecca Cinquina, Federica Guerra e Sara Bertolucci, che nella marca performativa attoriale ricorda una giovane Maria Monti). La maggior parte dei titoli (La Stanza della Musica, La Stanza della Leda, Sala del Mappamondo) rispecchia la reale suddivisione in stanze e sale allegoriche del Vittoriale degli Italiani, ultima, sontuosa e decadente dimora del poeta. Una buona metà dei brani assume non il punto di vista di D'Annunzio, ma delle donne che l'hanno amato, odiato, sopportato. La Stanza della Musica, ad esempio, è il regno di Luisa Bàccara, pianista veneziana, compagna di Gabriele per tutto il Ventennio trascorso al Vittoriale. Da dietro il velo ripercorre la passione tra Gabriele e la diva Eleonora Duse, mentre La Stanza della Leda si distacca impietosamente dal romanticismo dannunziano più lirico per descrivere il traffico di amanti, nobildonne e geishe gestito da Aélis Mazoyer, governante-amante, la seconda donna più importante al Vittoriale. Brani come Fiume! o Sala del Mappamondo si calano invece senza filtri nel D'Annunzio più impetuoso, vitale e “superomistico”, la cui avventura sfuma tristemente sotto l'aura mortuaria e tragica del fascismo, che lo reclude nella prigione dorata del Vittoriale; ma è anche lui stesso a volercisi isolare, dedito unicamente all'attività letteraria e alla costruzione del proprio mito, che gli sopravviverà. Credits Testi e musiche di Alfredo Marasti escluso Al visitatore (testo tratto dall'iscrizione presente nella Stanza del Mascheraio al Vittoriale degli Italiani) e la quartina finale di Sala delle Reliquie (tratta dal Libro Segreto di Gabriele D’Annunzio), insieme a singole citazioni da Carmelo Bene e Pier Paolo Pasolini presenti rispettivamente in Sala del Mappamondo e Notturno. Tutti i diritti riservati. Produzione artistica di Alfredo Marasti/Salvatore Papotto Alfredo Marasti Chitarra acustica / voce / campionamenti Salvatore Papotto Basso / campionamenti Teresa Dereviziis Violino Danilo Sesti Pianoforte in La Stanza della Musica / sintetizzatori in Sala del Mappamondo e Sala delle Reliquie Rebecca Cinquina voce in La Stanza della Musica e Fiume! Andrea Marasti Sintetizzatori in Il dono e La Stanza della Leda Sara Bertolucci Voce principale in La Stanza della Leda / recitazione quartina finale in Sala delle Reliquie Federica Guerra Voce in La Stanza della Leda Bio Cantautore, regista, scrittore e insegnante, Marasti vince nel 2006, con La luna e il ladro, il Premio Fabrizio De André nella categoria Miglior Interprete. Nel 2013 vince Musicultura XXIV Ed. nella sezione Miglior testo con Canzone per Mario, dedicata allo scomparso Mario Monicelli. Ha all’attivo L’Alternativa ( Autoprodotto, 2012) Lolita Moon ( 2018, produzione artistica di Cassandra Raffaele), Altri tempi ( La Stanza Nascosta Records, 2020) e L’Assedio ( La Stanza Nascosta Records, 2021). Link: Ig: https://www.instagram.com/alfredo.marasti/ Fb: https://www.facebook.com/Alfredomarastiliveband In uscita il 23 maggio su tutte le piattaforme digitali il singolo “Tempo” di Laura Benvenuti. Il singolo, che anticipa l’uscita del nuovo lavoro in studio della cantautrice- previsto per il prossimo autunno su etichetta La Stanza Nascosta Records- è accompagnato dal videoclip ufficiale, in uscita l’8 giugno. Il videoclip, per la regia di Enrico De Luigi e Enrico Giannini, verrà presentato live, in anteprima, durante l’appuntamento del 2 giugno “Aspettando Eco di Donna Evolution”, che anticipa l’omonima rassegna riminese dedicata alla musica d'autrice e giunta alla sua quarta edizione. La vocalità evocativa di Laura Benvenuti veste un pop sofisticato, che alla ritmica catchy abbina un elegante arrangiamento d’archi. Tempo- racconta Laura Benvenuti- è la scelta di fluire attraverso l’esistenza. La consapevolezza che il presente è l’unica certezza capace di regalare stupore e svelare verità nascoste. Accettare che tutto è perfetto così com’è, abbandonarsi allo scorrere di un tempo che nega ogni forma di controllo e manipolazione. Tempo è la resa, la fiducia, l’amore per la vita in qualsiasi modo si manifesti. Un inno ad abbandonare le aspettative e godersi il viaggio, l’ “oggi, qui e ora e adesso”. Tempo arriva a due anni di distanza dal singolo “Amore così com’è” del 2020, prodotto dal chitarrista e produttore italiano Giovanni Maggiore, in arte Giuvazza (collaborazioni, tra gli altri, con Eugenio Finardi, Levante, Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Max Gazzè) ed inserito- in una nuova veste sonora- nell’album di prossima uscita. Ho scelto <<Tempo>> per presentare il mio ritorno sulle scene- prosegue Laura- perché identifica perfettamente il punto in cui sono: desidero vivere il presente e accogliere ciò che di bello ci sarà in serbo per me. Ho composto il brano insieme al pianista e compositore Andrea Bolognesi, con il quale collaboro dall’inizio e la canzone è nata in modo estemporaneo, accordo dopo accordo, parola dopo parola. Semplice così come il fluire del tempo. Credits brano Parole di Laura Benvenuti Musica di Andrea Bolognesi Laura Benvenuti: voce Andrea Bolognesi: piano Federico Mecozzi: violini e arrangiamento archi Anselmo Pelliccioni: violoncello e contrabbasso Cristian Bonato: synth e programming Luca Piccari: batteria Arrangiamento: Cristian Bonato e Federico Mecozzi Produzione artistica: Laura Benvenuti, Cristian Bonato e Federico Mecozzi Registrato e mixato da Cristian Bonato presso Numeri Recording, Cavallino (RN) Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio, Tredozio (FC) Foto Copertina: Enrico De Luigi per Pancromatica Credits video Video Concept: Laura Benvenuti, Enrico De Luigi e Enrico Giannini Regia: Enrico De Luigi e Enrico Giannini Riprese, montaggio e color: Enrico De Luigi e Enrico Giannini Assistenza alla produzione e backstage: Chiara Raggi, Cristina Favarolo, Lorenzo Polverelli per Musica di Seta e NOME FIDANZATA CHICO MUA: Barfum Styling: Oro e Cannella Hairstyle: I Divinos Ringraziamenti: Pane Nostro Lab Oro e Cannella Barfum Jenny Pagliarani per I Divinos Spotify https://open.spotify.com/album/3q71hgN4D1reUaiG7d3HXJ... iTunes https://music.apple.com/it/album/tempo-single/1624482734 Link social Fb: https://www.facebook.com/LauraBenvenuti27 Ig: https://www.instagram.com/benvenuti_laura/ E' Uscito "LA STANZA DELLA MUSICA" DI ALFREDO MARASTI, accompagnato dal videoclip ufficiale18/5/2022 In uscita oggi, 18 maggio, il singolo La Stanza della Musica di Alfredo Marasti, accompagnato dal videoclip ufficiale, già in anteprima sul magazine "Modulazioni Temporali", per la regia dello stesso Marasti e di Chris Mazzoncini, con Aldo Masini alla seconda camera. Le riprese in esterni sono state effettuate al Vittoriale degli Italiani (roseto, vallette, Laghetto delle Danze); gli interni presso Villa Passaglia, a Gragnano in Toscana. Il brano, distribuito su tutte le maggiori piattaforme digitali, anticipa la pubblicazione, prevista per il prossimo 25 maggio su etichetta La Stanza Nascosta Records, del concept album Ultimo D’Annunzio, quinto lavoro in studio del cantautore Alfredo Marasti. La Stanza Della Musica traduce in forma canzone le suggestioni della musica da camera; la ritmica serrata di basso e batteria amplifica i saliscendi emozionali di un’esistenza- quella di Luisa Baccara- sospesa tra dolore e speranza, restituite con vis poetica (“E guardo allontanarsi tra il damasco e il pianto la mia età, così leggera”). Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=m_ESiEht1Og “La Stanza della Musica”- spiega Alfredo Marasti- è la prima grande sala allegorica che si incontra nella Prioria, subito dopo la “Stanza del Mascheraio”: di fatto era il regno della pianista Luisa Baccara, compagna di Gabriele per tutto il ventennio trascorso al Vittoriale; nelle tante lettere che si scambiavano lui affettuosamente la chiamava Smikrà, («piccola», in greco), firmandosi a sua volta con il soprannome Ariel. Il brano adotta il punto di vista di lei, raccontando un Gabriele crudele e, spentasi ormai la passione, insofferente nei confonti di Luisa: pur mantenendola nel lusso e riservandole un certo affetto benevolente e posato, la rimpiazza ben presto con numerose “badesse di passaggio”, comunicando con lei tramite lettere e biglietti più che a voce, nonostante vivano nello stesso edificio e a pochi metri di distanza. Luisa si trova così a vivere una vita da principessa: numerosi sono i concerti da lei tenuti proprio nella Stanza della Musica, al cospetto di ospiti illustri, accompagnandosi con il quartetto d'archi del Vittoriale (il brano stesso si sostiene su una linea di piano e di archi). Al contempo è una vita intrisa di malinconia e depressione; Smikrà si intestardisce a voler riaccendere la fiamma con Gabriele, che sentendosi assediato la respinge. A questo si unisce, per lei, la tortura di udire chiaramente ciò che accade, notte dopo notte, nella Stanza della Leda, dove Gabriele riceve le amanti. La parte centrale del brano, con la voce femminile di Rebecca Cinquina («E scusami per quella sera») allude all'episodio rimasto celebre come “volo dell'Arcangelo”: Luisa, in una crisi di gelosia – probabilmente perché Gabriele ci stava provando con Jolanda Baccara, sua sorella – pare l'abbia spinto giù dalla finestra de “La Stanza della Musica”, provocandogli una frattura craniale. Da lì anche l'atteggiamento freddo con cui lui la terrà con sé, ma spesso evitandola. Nonostante innumerevoli sfoghi e rotture, Luisa non compie mai il passo di abbandonarlo (nessuno, in fondo, la costringe a rimanere): ogni volta si ricompone e ritenta, sempre inutilmente, di resuscitare ciò che in passato c'è stato fra loro. Credits video: Regia di Alfredo Marasti / Christian Mazzoncini Op. di macchina / Aldo Masini & Chris Mazzoncini Edit & color grading / Chris Mazzoncini Make-up / Laura Panelli Costume originale di Marta Coveri Acconciature / Franco Vanzani (Salò) & Piegaia (Porcari) Testo e musica di Alfredo Marasti Produzione artistica di Alfredo Marasti/Salvatore Papotto Chitarra/voce principale: Alfredo Marasti Voce femminile: Rebecca Cinquina Pianoforte: Danilo Sesti Violini: Teresa Dereviziis Basso: Salvatore Papotto Si ringraziano Giordano Bruno Guerri per le riprese effettuate presso il Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera) e la famiglia Lera per le riprese effettuate presso Villa Passaglia (Gragnano, Lucca). La Stanza della Musica © 2022 Alfredo Marasti / La Stanza Nascosta Records Press: Verbatim Ufficio Stampa di Claudia Erba Bio Cantautore, regista, scrittore e insegnante, Marasti vince nel 2006, con La luna e il ladro, il Premio Fabrizio De André nella categoria Miglior Interprete. Nel 2013 vince Musicultura XXIV Ed. nella sezione Miglior testo con Canzone per Mario, dedicata allo scomparso Mario Monicelli. Ha all’attivo L’Alternativa ( Autoprodotto, 2012), Lolita Moon ( 2018, produzione artistica di Cassandra Raffaele), Altri tempi ( La Stanza Nascosta Records, 2020) e L’Assedio ( La Stanza Nascosta Records, 2021). Link: Ig: https://www.instagram.com/alfredo.marasti/ Fb: https://www.facebook.com/Alfredomarastiliveband In uscita il 10 maggio, dopo l'anteprima esclusiva su "Nerospinto", il videoclip de "Al visitatore", che anticipa il concept-album di Alfredo Marasti "Ultimo D’annunzio", di prossima pubblicazione per La Stanza Nascosta Records. Il videoclip è diretto da Alfredo Marasti e Chris Mazzoncini, con Aldo Masini alla seconda camera. Suoni acustici e incursioni elettroniche per un brano che introduce gli ascoltatori al disco, facendoli idealmente entrare nella Stanza del Mascheraio, anticamera della Prioria, la casa dove D'Annunzio trascorse gli ultimi anni della sua vita, denominata così dal 1922 in adesione ad una simbologia conventuale ricorrente in molte parti del Vittoriale. La Stanza Del Mascheraio è buia e in un certo senso paurosa, respingente, sintomatica dell’isolamento finale del poeta, fotofobico. La canzone comincia con i funerali di D’Annunzio, annunciati da un numero del Giornale LUCE che presenta il poeta come "fedele gregario" di Mussolini. Al contrario l’iscrizione collocata sopra lo specchio ospitato dall’anticamera-iscrizione originariamente diretta contro Mussolini- ha un sapore inquietante e beffardo ed etichetta sprezzantemente il duce come Narciso e Mascheraio, a denunciarne la falsità e l’odiosa attitudine a cambiare opportunisticamente volto. L’iscrizione sentenzia infine: «Aggiusta le tue maschere al tuo viso / ma pensa che sei vetro contro acciaio». L'impianto simbolico alla base dell'iscrizione è stato tradotto, nel videoclip, in un racconto vero e proprio. Narciso, interpretato da Alfredo Marasti, avanza in un buio corridoio – che rimanda a quello, realmente presente al Vittoriale, della Via Crucis – e si rimira nello specchio, mentre attorno a lui compaiono altre maschere (la gioia, la tristezza, Medusa, la follia), insieme ad un busto celebrativo dello stesso Mussolini. Improvvisamente l'immagine di D'Annunzio si materializza nello specchio: la figura di Narciso si dissolve, le maschere e lo specchio cadono, il volto del dittatore si riduce in poltiglia («vetro contro acciaio»), a significare la potenza e l'immortalità della poesia contro la fragilità e pochezza del potere e dei suoi fantocci. Le riprese in esterna sono state effettuate al Vittoriale degli Italiani (roseto, vallette, Laghetto delle Danze); quelle in interni presso il Teatro Pacini di Pescia e Villa Passaglia, a Gragnano in Toscana. I costumi sono stati scelti da Marta Coveri. Le maschere originali sono state realizzate da Doriana Tobaldo. Hanno collaborato Federica Guerra e Anna Lucarelli. Il trucco è stato realizzato da Laura Panelli. Link al videoclip : https://www.youtube.com/watch?v=exu78vPTC8g |
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Novembre 2024
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