ALFREDO MARASTI:
IN USCITA IL 28 APRILE 2020 PER LA STANZA NASCOSTA RECORDS “ALTRI TEMPI”, SECONDO LAVORO IN STUDIO DEL CANTAUTORE TOSCANO In uscita il 28 aprile 2020 per l’etichetta La Stanza Nascosta Records il nuovo progetto discografico del cantautore toscano Alfredo Marasti, “Altri tempi”. L’album, disponibile su tutte le maggiori piattaforme digitali, è stato preceduto dal singolo “Le mani segrete”, accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia dello stesso cantautore e con la partecipazione di Federica Guerra, in radio e sui digital stores già dal 18 aprile. Le mani segrete, una storia di amore e ambiguità temporale, si pone a cavallo tra progressive di stampo sinfonico-romantico e synth-pop barocco, oscillando tra registro magniloquente e ripiegamento intimista. Il videoclip, per la regia dello stesso cantautore, stravolge la linearità narrativa classica, destrutturando la grammatica convenzionale a favore di uno script frammentario e dissonante che incentiva, nello spettatore, il passaggio dalla visione all’immaginazione. Dichiarate le citazioni del videoclip di “Closing Time” di Leonard Cohen (1992), diretto da Curtis Wehrfritz. In “Altri tempi”, dodici tracce attraversate dal tema del passato che ritorna, ora con dolcezza ora con inquietudine, Marasti, autentica anima da menestrello postmoderno, contamina la folk song con sonorità indie-pop a bassa fedeltà, fiammate elettroniche e tradizione cantautorale nostrana. “Il ritorno del passato- spiega il cantautore- conosce nell’album diverse declinazioni: la nostalgia di amori finiti, la presa di coscienza che nasce dall’esperienza, la riemersione di ideologie e fantasmi che sembravano dimenticati; il tempo insegna, commuove, spaventa.” La produzione, volutamente lo-fi, è funzionale ad una estetica dell’ibridazione, che mescola naïveté e denuncia sociale, filastrocca colta, suggestioni filmiche (non a caso il finale dissacrante di “Single” è una dichiarata citazione del film “Berlinguer ti voglio bene”) e memoria letteraria (si ascolti “Margherita Dolcevita” , liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Stefano Benni), filtrate dallo sguardo obliquo e poetico di Marasti. La pratica citazionista, ora palese ora “retrocessa” a rimando allusivo o rarefatta suggestione, conferisce un valore aggiunto al canzoniere di Marasti, che si dilata a dismisura fino ad inglobare differenti generi e codici artistici, declinati secondo la peculiare grammatica espressiva del cantautore. “Nella veste di produttori artistici- racconta Alfredo Marasti- io e Luca Spagnoli (The loft – Project Studio) non abbiamo seguito una direzione preordinata, lasciando invece che ogni traccia esprimesse un mood specifico e singolare. Abbiamo voluto realizzare un disco più suonato che campionato- preziosi a tal proposito i contributi della violinista Teresa Dereviziis- nel quale la musica, in controtendenza con il mercato attuale, si piegasse alle esigenze del testo.” “La copertina- prosegue Marasti, è in linea con il tema portante dell’album: la casa, abbandonata e in rovina, si fa metafora di un vissuto affascinante ma pericoloso da riesplorare; un uomo, arrampicatosi sul tetto, la sovrasta, ormai libero dal peso dei ricordi.” “La pratica letteraria dell’allusione, sia essa palese o celata, rappresenta una forza centrifuga del genere canzone d’autore (…) Canzoni così costruite tendono a gettare ponti verso qualcos’altro da sé e ad instaurare un dialogo con generi e forme d’arte diverse” CREDITS Label: La Stanza Nascosta Records Press: Verbatim Ufficio Stampa di Claudia Erba Testi e musiche di Alfredo Marasti ad eccezione di “Lilly al pub” (scritta con Matteo Toscani) Produzione artistica: Alfredo Marasti e Luca Spagnoli Arrangiamenti collettivi. Hanno partecipato: Alfredo Marasti, Andrea Marasti, Leonardo Marasti, Matteo Fiorentini, Dario “Claudio” Baldini, Francesco Sodini, Leonardo Lupori, Francesco Pellegrini, Elena Gori, Cecilia Pellegrini, Maria Sbolci, Luca Spagnoli. Musicisti: Alfredo Marasti: chitarra acustica / armonica a bocca Teresa Dereviziis: violino Cristina Papini: violino in Millennial Fascio Matteo Fiorentini: batteria / percussioni Francesco Sodini: chitarra elettrica Dario “Claudio” Baldini: basso Andrea Marasti: tastiere Danilo Sesti: tastiere in Altri tempi Leonardo Marasti: chitarra elettrica / tastiere in Ieri e Omofobia! Omofobia! Maria Sbolci: voci / cori Sara Menci: voce in Altri tempi Doriana Tobaldo: voci / cori in Omofobia! Omofobia! Registrato, missato e masterizzato da: Luca Spagnoli presso The Loft – Project Studio, Collodi (PT) Batterie registrate presso Formica Dischi, Montecatini Terme (PT) Fotografie: Matteo Fiorentini e Federica Guerra Uomo nella foto: Matteo Toscani Grafica: Stefania Domina per IndieSoundsBetter Bio Cantautore, regista, scrittore e insegnante, Marasti vince nel 2006, con La luna e il ladro, il Premio Fabrizio De André nella categoria Miglior Interprete. Nel 2013 vince Musicultura XXIV Ed. nella sezione Miglior testo con Canzone per Mario, dedicata allo scomparso Mario Monicelli. E’ del 2018 Lolita Moon, il primo lavoro discografico, che si avvale della produzione artistica di Cassandra Raffaele. MARASTI: IN USCITA IL 18 APRILE 2020 PER LA STANZA NASCOSTA RECORDS IL SINGOLO “LE MANI SEGRETE”, ACCOMPAGNATO DAL VIDEOCLIP UFFICIALE, PER LA REGIA DELLO STESSO CANTAUTORE In uscita il 18 aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali il singolo di Alfredo Marasti “Le mani segrete”, accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia dello stesso cantautore e con la partecipazione di Federica Guerra. Il singolo, arrangiato in collaborazione con Andrea Marasti, è distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Records del musicista Salvatore Papotto ed anticipa l’uscita dell’album “Altri tempi”, prevista per il 28 aprile 2020. Il brano, per la produzione di Agorà Production, è stato registrato e masterizzato presso lo studio The Loft di Luca Spagnoli, presente anche al basso. <<Racconto di un amore passato, che si confonde con quello presente, “Le mani segrete”- spiega Marasti- è soprattutto un invito a guardare oltre la superficie. Dietro di essa ognuno nasconde qualcosa di impensabile: una metà oscura, un'identità segreta, un sogno proibito.>> Le mani segrete, una storia di amore e ambiguità temporale, si pone a cavallo tra progressive di stampo sinfonico-romantico e synth-pop barocco, oscillando tra registro magniloquente e ripiegamento intimista. Il videoclip, per la regia dello stesso cantautore, stravolge la linearità narrativa classica, destrutturando la grammatica convenzionale a favore di uno script frammentario e dissonante che incentiva, nello spettatore, il passaggio dalla visione all’immaginazione. Dichiarate le citazioni del videoclip di Closing Time di Leonard Cohen (1992), diretto da Curtis Wehrfritz. <<Ho concepito il videoclip-racconta Marasti- in periodo di quarantena, mi sono occupato personalmente della direzione e del montaggio propendendo per uno stile minimale e quasi vintage; l’impiego del green screen è stato funzionale alla simulazione di uno scenario altrimenti irrealizzabile. Una misteriosa figura femminile perseguita i sogni del protagonista comparendo, gradualmente, dall'oscurità; la vediamo “scomposta” in varie parti-l’occhio, le mani, le labbra, il cappello- contemplate con un’attenzione feticista à la Dario Argento.>> Link al videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=KeN9yviHRjw&feature=youtu.be TESTO Signorina, chi guardi da dietro i capelli con i tuoi occhi sempre nascosti e non meno belli? Signorina, tuo padre ha trecento cappelli e qualunque metta sembra lo stesso gufo dagli occhi gialli. Signorina, tuo padre ha trecento camicie, trecento vie per dimenticarsi che è un fallito; e tu, che dimentichi ogni suo mito, quante camicie dovrai bruciare a scegliere il tuo vestito? Signorina che non dici mai qualche cosa che mi spaventi, a meno che non parli di te; signorina che mastichi rabbia fra i denti e molte volte inventi una porta per non andare avanti. Eppure tu hai il desiderio e la sete e non li nascondi in stelle comete giornaliere! Eppure tu hai le tue mani segrete, ed io per capire quel che ci passa devo chiamarlo amore. Signorina, a volte non riesci ad uscire da una prigione di sensazioni solo tue; per questo è bello essere in due, ed osservare con altri occhi le nostre malattie. Signorina, ripeto le frasi di ieri: il tempo non cambia quello che credi, ciò che speri. Signorina, adesso ricordo chi eri: garibaldina superficiale assorta nei tuoi pensieri. Signorina, lo sai che non vuol dire niente essere nati tra certe mura e certa gente? Signorina, ti ho amata perdutamente più delle tue mancate risposte e più della mia mente. Perché tu hai il desiderio e la sete e non li nascondi in stelle comete giornaliere! Perché tu hai le tue mani segrete, ed io che ho capito quel che ci passa devo chiamarlo amore Bio Cantautore, regista, scrittore e insegnante, Marasti vince nel 2006, con La luna e il ladro, il Premio Fabrizio De André nella categoria Miglior Interprete. Nel 2013 vince Musicultura XXIV Ed. nella sezione Miglior testo con Canzone per Mario, dedicata allo scomparso Mario Monicelli. E’ del 2018 Lolita Moon, il primo lavoro discografico, che si avvale della produzione artistica di Cassandra Raffaele. |
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Settembre 2024
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