![]() COMUNICATO STAMPA IN USCITA IL 26 MAGGIO SU ETICHETTA LA STANZA NASCOSTA RECORDS IL SINGOLO LA LEGGE DEL TEMPO DELL’ARTISTA PAMELA GUGLIELMETTI -DISPONIBILE DAL 30 IL VIDEOCLIP UFFICIALE; UNA PRODUZIONE MASTERBLACK, PER LA REGIA DI ANDRY VERGA- In uscita il 26 maggio su tutte le piattaforme digitali, per l’etichetta La Stanza Nascosta Records, il singolo “La legge del tempo” della cantautrice Pamela Guglielmetti. Disponibile anche il videoclip ufficiale; una produzione Masterblack, per la regia di Andry Verga. La legge del tempo è un pop d’autore raffinato e punteggiato di suggestioni, la trasposizione sonora di un tempo proustianamente reso sensibile al cuore. Link Spotify: https://open.spotify.com/album/2cKmSRySEJMM5du7txmSq7?si=iT3pYlHZQoyFSOJlramsZw In questo progetto, singolo e videoclip, ho voluto utilizzare- racconta Pamela Guglielmetti- diversi linguaggi narrativi e differenti simbologie, tornando ad una interezza artistica che oltre al canto comprende il teatro e l’espressione del corpo, le mie “tante voci” di cui non potrei fare a meno. La legge del tempo- prosegue l’artista- racconta di un incontro tra due persone, un contatto che mette inevitabilmente a confronto con le proprie ferite e quelle dell’altro. I bisogni emotivi di entrambi sono diversi, come accade nella stragrande maggioranza dei casi: il bisogno di controllo e di riempire un vuoto si scontra con l’esigenza di lentezza, di ricostruzione, di chiusura con il passato; desideri, modalità, tempi che sembrano inconciliabili. È qui che entrano in gioco l’accettazione, la capacità di lasciare fluire gli eventi. Il concetto di “tempo” non è assoluto, al contrario è mutevole, come tutto ciò che è regolato dalle leggi naturali che tanto spaventano l’uomo. L’assenza di controllo, di pianificazione, la necessaria pacificazione con ciò che accade e nelle modalità in cui accade, sono alcune tra le grandi prove a cui veniamo chiamati. La donna che esprime i propri sentimenti in questo pezzo dice “È troppo, te l’ho ripetuto, tu non ascoltavi… inseguivi quello che volevi ma c’ero anch’io e non sentivi”, schiacciata da esigenze che lei non è in grado di sostenere in quel momento della sua esistenza. Spesso, in circostanze simili, gli incontri accadono, avvicinano, feriscono e allontanano di nuovo. Altre volte, quando si riesce a cavalcare il proprio dolore e la paura verso sé stessi, può accadere il miracolo. Gli arrangiamenti sono stati curati dal produttore Salvatore Papotto. Il nostro intento condiviso- racconta la cantautrice- era quello di condurre l’ ascoltatore in una bolla spazio temporale mutevole, come mutevoli sono le percezioni, gli eventi, gli attimi. Il suono di strumenti reali si fonde a quello di strumenti digitali cercando un punto di incontro, una unione di linguaggi. Salvatore ed io abbiamo deciso di trasformare il nuovo progetto discografico in un viaggio alla ricerca di atmosfere e suggestioni inedite. Non volevamo che la parte strumentale fosse di accompagnamento, bensì che fosse il nucleo pulsante di tutte le narrazioni, senza rubare importanza alla voce ma, al contrario, sostenendone il carico emotivo e narrativo. Umori, emozioni e sensazioni- spiega il produttore Salvatore Papotto- influiscono sensibilmente sulla nostra percezione del tempo. Per questo nel brano, pur restando uguali i bpm, sono batteria e basso a variare nell'arrangiamento, comunicando, di volta in volta, un senso di lentezza o di maggior velocità; metafora degli incontri duraturi e di quelli fugaci. Ho voluto mettere in ombra quello che Bergson definiva tempo spazializzato, quello astratto ed esteriore della scienza, fatto di una successione di istanti della stessa durata e valorizzare quello che il filosofo definiva “tempo come durata”, un tempo spirituale, interiore, continuo, indivisibile e irripetibile. La musica del brano è cofirmata dal compositore Franco Tonso, presente anche al pianoforte. Franco è un musicista di talento e di grande sensibilità- dice Pamela Guglielmetti. In questo pezzo il suo pianoforte scompare e riemerge dal flusso del tempo come sabbia inghiottita e rilasciata dai flutti. IL VIDEOCLIP “La legge del tempo è un viaggio- spiega Andry Verga, direttore della fotografia e regista- un video che racconta come amori, relazioni e sentimenti a volte si incontrano e si sfiorano, ma non sempre vengono capiti e corrisposti nella stessa maniera da entrambe le persone. Per me è stata una sfida, che ho accettato quando Pamela mi ha chiesto di interpretare queste “visioni”. Con pochi elementi, giocando con le luci e il bianco e nero, spero di essere riuscito a comunicare quello che è il messaggio della canzone. Grazie alla capacità che Pamela ha di interpretare il testo e la musica anche con il corpo, abbiamo cercato di visualizzare i sentimenti che affiorano quando si toccano le parti più delicate dei nostri rapporti. Gioacchino Inzirillo, performer dalle numerose esperienze all’interno del mondo artistico e musicale italiano, ha dato il tocco finale, si è prestato con professionalità ed eleganza. Il suo contributo è stato prezioso per conferire al video la visione di una coppia che intraprende un viaggio… nel tempo. Il video è stato girato grazie all’aiuto di Fabio Cuccè alla regia e alla presenza di Jessica Barillaro nella parte tecnica”. Il regista- racconta Pamela Guglielmetti- ha saputo rappresentare il valore simbolico di cromatismi importanti, che la cultura occidentale ha ampiamente snaturalizzato: il rosso, il nero e il bianco. La vera natura di questi colori risiede in culture millenarie legate alla terra ed alla vita, come quella Maya. Il rosso, spesso associato alla passione, rappresenta invece la nascita, il nutrimento, l’istinto di sopravvivenza, la forza vitale. Il rosso incarna la sincronicità del tempo, fondamento essenziale di questa cultura precolombiana. Questo colore corrisponde all’Est, dove sorge il sole, e si contrappone all’Ovest, punto in cui il sole cala. L’Ovest rappresenta il nero, l’oscurità, ma non ha connotazioni negative; è simbolo di concentrazione, riposo, presenza, perché è di notte che ci si ferma ad osservare le stelle. Il video mette di fronte alla dualità, che non è mai contrapposizione, ma integrazione; una dualità scandita dallo scorrere del tempo, dal perdersi e ritrovarsi di due anime fragili, una delle quali compare, a volte, solo come lontano ricordo incarnato da un velo rosso. Tra i due toni, di tanto in tanto, fa ingresso il bianco a illuminare una strada, a portare speranza. Credits: Testo: Pamela Guglielmetti Musica: Pamela Guglielmetti – Franco Tonso Pianoforte: Franco Tonso Arrangiamento e Produzione artistica: Salvatore Papotto Label: La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto Press: Verbatim Ufficio Stampa di Claudia Erba Performer: Gioacchino Inzirillo D.o.p e regia: Andry Verga Aiuto regia: Fabio Cuccè Assistente: Jessica Barillaro Teatro di posa e mezzi tecnici Marterblack.it Fotografo: Franco Marino Pamela Guglielmetti veste abiti Mama b (Sara Braghin) Parrucchiera: Jennifer Marchesan BIO Pamela Guglielmetti è un'attrice, coreografa, regista, scrittrice e cantautrice: artista dalle mille sfumature, ha pubblicato il suo primo album, "L'eco dei mondi perduti" nel 2019, cui è seguito "Frammenti", disco candidato al Premio Tenco 2020. Nel 2021 ha pubblicato "Cammino controvento”, anch'esso candidato al Premio Tenco, che sembra racchiudere la massima essenza artistica della cantautrice. In uscita il prossimo autunno, su etichetta La Stanza Nascosta Records, il nuovo lavoro in studio. Link Official site: https://www.pamelaguglielmetti.com/ Ig: https://www.instagram.com/guglielmetti.pamela.artist/ Fb: https://www.facebook.com/Pamela.Guglielmetti.Artist ![]() COMUNICATO STAMPA In uscita il 21 aprile su tutte le piattaforme digitali -per l’etichetta La Stanza Nascosta Records- “Controluce siamo tutti uguali” esordio discografico di Jacopo Lorenzon -In rotazione radiofonica il singolo “Una cartolina”- In uscita il 21 aprile su tutte le piattaforme digitali, per l’etichetta La Stanza Nascosta Records, l’album “Controluce siamo tutti uguali”, esordio discografico di Jacopo Lorenzon. In rotazione radiofonica il singolo “Una cartolina”. “Controluce siamo tutti uguali”- racconta Jacopo Lorenzon- è un disco che parla di contraddizioni. Di debolezze e forza, di speranze e delusioni, di rassegnazioni e ripartenze. Ogni brano può essere letto in modi anche diametralmente opposti. Dipende dal punto di vista, dalle emozioni che chi ascolta sta provando. O che vuole provare, che ci vuole trovare in quel momento. Per poi guardare il tutto ancora da una prospettiva differente. E diversa ancora, poi. Sono contraddizioni. Tutti ne abbiamo, tutti dobbiamo farci i conti, nel bene o nel male. E va bene così. Dieci brani per un indie-pop diafano e impalpabile, con un cantato volutamente sommesso che sembra quasi provenire, come in teatro, dalla buca del suggeritore, adombrando disegni esistenziali in nuce, volutamente inconclusi. Bozzetti introspettivi dichiaratamente embrionali, nei quali la linea melodica sembra scorrere surrettiziamente, affiorando a tratti, a volte come una reminiscenza, a volte come una epifania. “Controluce siamo tutti uguali” è un racconto intimo e sperimentale, costruito anche attraverso l’impiego di strumenti non convenzionali (in “Dormiveglia” è una scatola di cartone, suonata con delle bacchette, a fungere da batteria); suggestioni nickeviane (si ascoltino in particolare lo strumentale “In absentia” e “Sporche di catrame”) e una chitarra acustica portante per un album che mette a nudo le dissonanze di una generazione irrisolta. Bio Jacopo Lorenzon, classe 1991, vive a Milano. “Controluce siamo tutti uguali” (La Stanza Nascosta Records) è il suo primo album. Link social: https://www.instagram.com/lorjackh/ Tracklist
Andrea Tamarindo (aeternum_tpng) Foto MC ![]() COMUNICATO STAMPA IN USCITA IL 21 APRILE SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI “UMBERTO” DEL CANTAUTORE SAMBIGLION -IL SINGOLO E’ PRODOTTO E DISTRIBUITO DA LA STANZA NASCOSTA RECORDS; DISPONIBILE ANCHE IL VIDEOCLIP REALIZZATO DAL DUO TEASENG- In uscita il 21 aprile su tutte le piattaforme digitali il singolo “Umberto” del cantautore vigevanese Ruben Caparrotta, in arte Sambiglion. Il brano, prodotto e distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto, che è anche co-arrangiatore del pezzo, è accompagnato dal videoclip ufficiale realizzato dal duo Teaseng, composto da Martina Modica e Edoardo Furlani. La copertina del singolo è firmata da Luca Borchio, in arte Boba. In Umberto Sambiglion strizza l’occhio all’itpop di ultima generazione, senza abdicare alla sua anima cantautorale, con echi gaetaniani: il risultato è uno stream of consciousness dolente, tra distopia e mémoire familiare. La reiterazione suggestiva dello xilofono sembra scandire una ritualità amara e claustrofobica, adombrando una flebile promessa di redenzione. Sul brano Sambiglion è un fiume in piena: << Potrei dire che Umberto è un ricordo, una riflessione, una nostalgia, un’emozione. Sarebbe pero solo una cortina fumogena, dietro la quale si cela un sipario fatto da generazioni che forse hanno vissuto talmente tanto il boom economico da tralasciare i sentimenti. La vedo ancora, questa realtà, negli occhi degli imprenditori che, ultra ottantenni, hanno una famiglia solamente per dire che ce l'hanno o forse per non essere soli la sera a casa sul divano, ma che ancora alle 8:00 in punto al mattino sono in azienda. La vedo negli occhi dei pensionati che, al mattino presto, vanno già a fare la spesa, cercando ogni volta un pretesto per stare fuori da casa, lontani dalla moglie, lontani dalla famiglia. I figli di quei pensionati siamo noi, cresciuti il più delle volte con poche attenzioni, cresciuti con delle regole inutili, cresciuti, in qualche modo, col calore di una mamma che comunque aveva sempre da fare. Umberto parla di un padre che, annoiato dalla vita di coppia e annoiato dal sesso con la moglie, si abbandona a uno di quei programmi che andavano di moda in seconda serata, dove Umberto Smaila tra uno spogliarello e l'altro raccontava quasi sempre una barzelletta, una freddura, che non faceva nemmeno tanto ridere. Mentre in camera da letto la moglie, madre e donna, si chiede dove ha sbagliato, cosa sta sbagliando, pensa ai figli che dovranno andare a scuola, dovranno crescere… pensa alla casa, ma soprattutto- anche se non lo ammette- pensa a quell’enorme sacrificio della libertà che è la famiglia. Potrei continuare a parlare per ore. Ma il resto è tutto nei ricordi di ognuno di noi.>> Gli fa eco l’illustratore Luca Borchio, in arte Boba: <<Umberto racconta gli amori balordi, costruiti sulle macerie, sulla spazzatura. Ho voluto dare una rappresentazione della “spazzatura mentale”, del degrado, della solitudine dell’essere umano nell’atto del tradire.>> Martina Modica e Edoardo Furlani raccontano la genesi del video:<< Il videoclip traduce fedelmente, in immagini, il brano, restituendo lo spaccato tipico di una famiglia degli anni ’80: isolamento, frustrazione, solitudine, totale assenza di relazioni tra i componenti del nucleo familiare- ciascuno “rintanato” nella propria stanza. L’unica luce viva è data dal televisore, che proietta “Colpo grosso”. Un osservatore apparentemente esterno, quasi una figura fantasmatica, si aggira per casa, ne osserva gli abitanti, ora con benevolenza, ora con nostalgia, spesso con dolore. >> Link al videoclip : https://www.youtube.com/watch?v=7scUSIBYXBU Bio Ruben Caparrotta nasce a Vigevano (PV) il 3 aprile 1989. Nel 2018 è finalista di Emergenza Festival. Ha all’attivo i singoli “Anche le mosche indossano i Ray-ban” (2009, autoprodotto), “Caro Natale”(La Stanza Nascosta Records, 2022) e l’album “Tu eri lì” (La Stanza Nascosta Records, 2020), anticipato dal singolo “Lunatica”. Credits: Testo e Musica: Ruben Caparrotta Voce, chitarra acustica, piano elettrico, xilofono, batteria elettronica: Ruben Caparrotta Basso, synth, chitarra elettrica: Salvatore Papotto Arrangiamenti: Ruben Caparrotta- Salvatore Papotto Produzione e post-produzione: Salvatore Papotto Regia e montaggio: Teaseng Attori: Stefania Rodolfo Francesco Dadda Albi Sina Ruben Caparrotta Copertina di @fututurboba - Luca Borchio Link social: Facebook - https://www.facebook.com/sambiglion Instagram - https://www.instagram.com/sambiglion/ TESTO Mentre brindavi al televisore Con una mano dentro al pantalone Cera una donna con troppo pudore Che rimpiangeva tutto il suo passato Sopra un cuscino che aveva lavato Ma che ingialliva dentro quei pensieri Di una famiglia con troppi problemi Ma Umberto raccontava barzellette La gente lavorava fino a tarda notte E poi mia moglie non ha quelle tette Non ha quelle tette Avere una famiglia con dei figli Senza sentimento È come andare in guerra e uccidere il nemico Ha poco senso Ma Umberto raccontava barzellette La gente lavorava fino a tarda notte E poi mia moglie non ha quelle tette Non ha quelle tette ![]() IN USCITA IL 21 MARZO SU ETICHETTA LA STANZA NASCOSTA RECORDS SABRINA SUL PETROLIO TERZO ALBUM IN STUDIO DI CLAUDIA CANTISANI - IN RADIO DAL 21 APRILE IL DUETTO OMONIMO CON ALESSANDRO HABER, ACCOMPAGNATO DAL VIDEOCLIP; Il 23 APRILE LA PRIMA PRESENTAZIONE LIVE DELL'ALBUM AL BLUE NOTE MILANO- In uscita il 21 marzo, su etichetta La Stanza Nascosta Records, il terzo album della vocalist e autrice Claudia Cantisani, Sabrina sul Petrolio: un affaccio privilegiato sul quotidiano, in bilico fra atmosfere deliziosamente rétro e nuova modernità, indagine antropologica e irresistibile allure ludica. L'album verrà presentato il 23 aprile al Blue Note Milano, dove Cantisani sarà accompagnata da un nutrito e variegato ensemble di musicisti. (Per info e biglietti: https://www.bluenotemilano.com/evento/concerto-claudia-cantisani-23-aprile-2023-milano/) Il 21 aprile arriva in radio il singolo omonimo, in duetto con Alessandro Haber, accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia di Irene Franchi. “Non solo blu petrolio ma colori differenti a rappresentare una policromia semantica- spiega la videomaker Irene Franchi. Registri diversi, dalla claustralità pandemica alla dimensione creativa (ben rappresentata dall’opera dell’artista Maria Bressan) fino alla tensione erotica, nel segno di una costante aspirazione alla libertà. Pennellate d’autore per uno swing, quello della title- track Sabrina sul Petrolio, dannatamente romantico, con un epilogo di inevitabile, prosaica, carnalità. Oltre a quella con l’attore, regista e cantante Alessandro Haber il nuovo lavoro contiene collaborazioni con Andrea Agresti (Striscia la Notizia, Le Iene, Tale e Quale) e Sergio Caputo. Andrea Agresti duetta con Cantisani in Fredaster, riuscitissimo interplay vocale dove il phisique du rôle interpretativo dei due artisti è messo al servizio di un brano scintillante, tra gusto surreale e semiseri cambi di rotta esistenziali. (E di lì la decisione di cambiare direzione/ cambio strada/ cambio passo e cambio pure itinerario/una bionda platinata con un culo planetario/boicotta il mio cammino e mi fissa il berrettino.) Cantisani ha voluto fortemente includere nel nuovo album il brano, già uscito nel 2019 come singolo targato “La Stanza Nascosta Records” ed accompagnato dal videoclip ufficiale realizzato dalla “Mediterraneo Cinematografica s.r.l.”, per la regia di Martìn Caezza; organizzatore generale Melissa Aquino. Sergio Caputo, già “padrino” artistico di Cantisani- sue le note di presentazione al precedente Non inizia bene neanche questo weekend- suona la chitarra nella sinuosa rilettura che Cantisani regala di Blu Elettrico, uno degli episodi più iconici dell’agrodolce-transgenerazionale- canzoniere caputiano. (Il resto è solo asfalto e musica...blu elettrico e adesso chi ti ferma più...il resto come dici tu, il resto è solo Jazz freddissimo…) L’ormai collaudata coppia Cantisani- Del Vecchio (quest’ultimo, presenza fissa al pianoforte, coautore dei brani- eccetto Fragole e Rum di Egidio Lofrano e Blu Elettrico- e arrangiatore) aggiunge, con l’album Sabrina sul Petrolio, un altro tassello al suo zibaldone pop-jazz: undici pezzi, dei quali quattro assolutamente inediti; due usciti solo in digitale (L’affare di famiglia, apripista radiofonico del progetto, e Fredaster); due già contenuti nel precedente Non inizia bene neanche questo weekend (La Stanza Nascosta Records, 2018), Un paradiso del jazz e Via vai; due ripresi dall’album di esordio Storie d’amore non troppo riuscite (Crocevia di Suoni Records, 2018), La Storia di Egidio e E sarà musica; più una cover di Sergio Caputo, Blu elettrico. Questo disco raccoglie anche storie già raccontate nei due dischi precedenti- spiega Claudia Cantisani. Il perché? Perché è come nelle cene fra amici, quando ti fai raccontare per l'ennesima volta quella vecchia storia. Lo fai perché, nell’ascoltarla, provi sempre un piacere nuovo. C’è sempre un pezzettino che ti era sfuggito! Sulla genesi dell’album Cantisani è travolgente: Ho un testo! E la melodia? Ce l'ho! Metti gli accordi! ...non funziona. Riprova cosi'! Bene, funziona! Gli arrangiamenti, i musicisti, le parti, poi lo studio. Registri, riascolti, mi piace, non mi piace, ok mi piace. La copertina, l'idea, il disegno, i colori, finalmente il disco (di quelli che si stampano, cosi te lo godi di più). Due anni di fatica che però ci mette di buon umore! E in fondo tutti abbiamo bisogno, per dirla con Angelo Maria Ripellino, “di Luoghi Comuni, di ciarla, di musichette al glucosio, di gàrrule tortore, di calabroni saccenti, di contrabbassi, di tutto il bailamme che tiene a bada la morte”. Tracklist 01 L'affare di famiglia 02 Sabrina sul Petrolio 03 Quel Gusto Maledetto 04 Blu Elettrico 05 La Storia di Egidio 06 Fredaster 07 Un Paradiso del Jazz 08 Via Vai 09 Fragole e Rum 10 E Sarà musica 11 Virus93 Link social: Fb: https://www.facebook.com/profile.php?id=100053077607543 Ig:https://www.instagram.com/cantisaniclaudia81/?hl=it Official site:https://www.claudiacantisani.com/ ![]() IN USCITA IL 3 MARZO SU ETICHETTA LA STANZA NASCOSTA RECORDS L’ALBUM ORGASMO CASTO DEL CANTAUTORE LURIDIANA In uscita il 3 marzo su tutte le piattaforme digitali, per l’etichetta La Stanza Nascosta Records, l’album Orgasmo Casto del cantautore Luridiana. L’album è stato preceduto dal singolo Gagarin, accompagnato dal videoclip per la regia di Daniele Russo (pubblicato in anteprima esclusiva da Tgcom24). Il singolo, che porta il nome del primo uomo a volare nello spazio e a orbitare intorno alla terra, è in realtà pura ideazione di un viaggio senza viaggio, sospeso nel limbo germinale del sogno. Orgasmo Casto”- racconta il cantautore- è il mio primo album e sono felicissimo di pubblicarlo. Le canzoni le ho scritte nell’arco di quasi 4 anni e raccolte in un progetto che vuole raccontare una relazione, un incontro, da prima che nasca fino a dopo la sua fine. Con Orgasmo Casto, nove brani per un diario di bordo esistenziale dal respiro internazionale, Luridiana firma un impattante pop elettro-acustico- sorretto da una timbrica vocale agile e tratti sincopata- unendo episodi virtuosistici e attitudine cantautoriale nel raccontare prosaicità e folgorante poesia del quotidiano. La presenza pervasiva della chitarra acustica, portante in tutti i brani, contamina beneficamente un synth pop post litteram, con suggestioni new romantic à la Talk Talk. Uno sguardo schietto, sferzante e profondamente inedito-quello del cantautore milanese- quasi chirurgico nel sezionare le traiettorie di un sentimento che vive di miracolose sincronicità e imprevedibili diacronie, sogno e distopia. Tracklist Di Notte Gagarin Un Dio Dea del Movimento Il bello Andare Via Marmo e Polvere 10 anni Orgasmo casto Bio Giacomo Luridiana è un cantautore di Milano. Tra i suoi ascolti Linkin Park, Joji e- su tutti- Springsteen. Suona la chitarra classica e, fin da piccolo, scrive poesie. Nel 2019 vince la quarta edizione del concorso letterario e musicale Divagazioni d’Arte con il brano “Sempre la stessa musica”. Ha inoltre all’attivo i singoli autoprodotti “It’s be Lovely” (2019), “Il Diavolo del Jersey”, “Beheaded” e “Ye” (2020), “Primavera”, “Cobra”, “La mia Città” e “La Stagione” (2021). “Orgasmo Casto”, di prossima uscita per La Stanza Nascosta Records e anticipato dal singolo “Gagarin”, è il suo primo album. LINK SOCIAL: https://www.instagram.com/giacomoluridiana/ |
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Maggio 2023
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