Raffaele Pillai, in radio e sui digital stores con "Il custode", su SassariNotizie.com. Un grazie sentito alla giornalista Alessandra Mura. #ilcustode #raffaelepillai Verbatim Ufficio Stampa #unastoriatipicaitaliana #lastanzanascostarecords #Giacomo Orrù http://www.sassarinotizie.com/articolo-48223-raffaele_pillai_il__custode__del_tempo_in_oltre_80_emittenti_radiofoniche.aspx Dopo "The shadow of tomorrow" i Prowlers tornano a far sentire la loro voce. In radio da oggi il doppio singolo Not by my side/Joseph Merrick, che anticipa il lavoro-di prossima pubblicazione-"Freak Parade", una sorta di concept-album sui generis dalle sonorità eterogenee, denso di suggestioni filmiche. L'attuale line-up della band pesarese, attiva dal 2004, annovera Luca Segatori (voce e chitarra), Massimo Trivento (tastiere), Francesco Vichi (batteria), Sebastian Magni Marcowicz (basso), Alessandro Santoriello (chitarra). Il doppio singolo vuole omaggiare il “vecchio” 45 giri con la tradizionale distinzione tra Lato A e Lato B. La promozione del singolo, distribuito da "LA STANZA NASCOSTA RECORDS" è affidata a V-ERBA-volant Ufficio stampa. Da domani, martedì 12 settembre, “Not by my side” e “Joseph Merrick” saranno disponibili per l’ascolto e l’acquisto su tutti i maggiori digital-stores. Not by my side "Not by my side" è una canzone hard rock con un feel anni '70. Il riff principale è suonato da una chitarra sporca e distorta che esegue un riff in 7/4, pedante ed avvincente. Nel canto si passa ai canonici 4/4, la strofa ed il ritornello si susseguono su un arrangiamento blues rock senza sosta. Nella parte centrale la canzone si fa più scura e per l'assolo di chitarra e tastiera si arriva ad un arrangiamento minore e dissonante. Si torna al main riff sul finale dove l'organo e la voce si alternano fino alla chiusura. "Joseph Merrick" è una ballata in terzine scura e dissonante, che si evolve in chiave prog rock nel finale. È un brano lungo e complesso, sicuramente il più emblematico dell'album. Il riff principale si basa su un giro di chitarre clean e acustiche che sfrutta le quinte diminuite e risolve sulle maggiori, nel complesso suona in modo grottesco e ipnotico. Nel finale invece il tempo cambia in un classico quattro quarti e dopo un riff di chitarre distorte doppiate sfocia in un assolo duro e atonale per poi concludere riprendendo il main riff. La canzone narra la storia rivisitata di Joseph Merrick, meglio conosciuto come "The Elephant Man", un uomo deforme, realmente esistito, che veniva mostrato nei circhi freak nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Il personaggio è stato qui preso come simbolo dell'emarginazione e della diversità e, a differenza di come sono andati i fatti realmente, durante la canzone subisce una metamorfosi e da vittima, diventa carnefice. Quello che prima era un mostro per la sua diversità, diventa poi un mostro reale, vendicando così una vita di scherni e aberrazioni, il testo conclude infatti con la frase "Becoming a monster, becoming yourself". Su questo brano è stato girato un videoclip (vedi sezione video), ed è stata fatta una versione radio edit. IL VIDEOCLIP JOSEPH MERRICK Il videoclip del brano Joseph Merrick è stato un progetto ambizioso che ha richiesto una produzione massiccia e molto tempo. Joseph Merrick , meglio conosciuto come "The Elephant Man", fu un uomo con gravi deformità (sindrome di Proteo) realmente vissuto in Inghilterra a metà del 1800. Il soggetto e la sceneggiatura sono una personale rivisitazione della celebre storia, portata sul grande schermo da David Lynch nel 1980 (The Elephant Man), con un finale davvero "alternativo". Nella storia reale, come riportato nel film di Lynch, Joseph Merrick viene dapprima salvato dal suo destino infame, quindi strappato al proprietario del circo Freak ed aiutato da un dottore che poi lo renderà celebre e mostrerà a tutti che Joseph non è un mostro ma un essere umano capace di ragionamenti profondi e dotato di una grande sensibilità. Nella realtà Joseph Merrick morirà soffocato nel sonno dal peso della sua stessa testa deforme; nella rivisitazione per il videoclip invece Merrick si ribellerà e cercherà vendetta su tutti coloro che l'hanno schernito, emarginato e costretto a vivere nella più completa aberrazione. Quante volte l'emarginazione crea mostri? Quante volte chi è un mostro nell'aspetto o nel portamento viene isolato e schernito, per poi trasformarsi in un mostro vero e proprio? Il videoclip e il brano stesso pongono il focus proprio su questo. Per la realizzazione del video è stata fatta dapprima una ricerca per il casting, che comprende più di trenta persone, poi la ricerca dei costumi e delle giuste location. In totale per lo svolgimento dell'intero progetto è servito un entourage di circa 60 persone tra attori, tecnici, truccatori, scenografi etc. Citiamo Fabio Cecchi alle riprese e Carlo Diamantini agli effetti speciali, il contributo di quest'ultimo è stato fondamentale per la creazione della maschera di Joseph Merrick, tutti gli altri collaboratori di rilievo sono citati nei titoli di coda. Trama In un piccolo paese di campagna un nobile ed un borghese bevono in un tavolino all'aperto, molestando una prosperosa cameriera. Ben presto vengono raggiunti dal parroco del paese e dal suo maldestro chierichetto. Ben presto l'attenzione di questi personaggi viene attirata da un clown con un megafono che annuncia l'arrivo di un circo nel paese. Il parroco, il borghese e il nobile si accodano al clown a dopo aver pagato il biglietto entrano nella piccola piazza del paese dove è stato allestito il circo freak. Nella piazza ci sono diversi avventori e il proprietario del circo mostra le varie attrazioni: la donna a due facce, l'uomo forzuto, il fachiro, la donna barbuta etc. ad un certo punto viene sollevata una cortina e viene mostrata l'attrazione principale, l'uomo elefante, in tutta la sua deformità. Il pubblico reagisce rabbrividendo, deridendo e lanciando verdure contro il povero uomo deforme. A fine serata il proprietario incatena Joseph in un tugurio e si mette a dormire nella stessa stanza. Joseph incatenato piange il suo destino infame, poi trova coraggio e spezza le catene, si dirige verso il proprietario del circo e lo strangola, si libera delle manette ed inizia a girare per il paese. Ucciderà quindi tutti i personaggi che lo hanno deriso. Alla fine del video il proprietario del bar iniziale sfoglia un giornale dell'epoca che parla appunto dei delitti dell'uomo elefante. Nei titoli di coda invece si vede Joseph ballare con la donna a due facce, circondati dagli altri personaggi del circo in una specie di girotondo, come se i suoi delitti non fossero mai avvenuti e come se il suo lavoro nel circo fosse stato piacevole e lui fosse finalmente stato accettato. Analisi Come già citato in precedenza il video riprende il film "The elephant man" di Lynch e il film "Freaks" di Browning del 1932. I personaggi che vengono presentati all'inizio sono per l'appunto un nobile, un borghese ed un parroco, proprio per rappresentare le tre principali classi sociali dell'epoca. Jospeh Merrick verrà schernito e deriso dai tre personaggi ma anche dal resto della gente al circo. Questo per dare l'idea della totale emarginazione, Joseph non è accettato o compatito da nessuno, le uniche reazioni che raccoglie sono disgusto, scherno e violenza. Come si può dedurre, Joseph non gode nemmeno della solidarietà e della compagnia degli altri freaks, infatti è tenuto incatenato da solo nella stessa stanza del proprietario del circo. Il proprietario del circo è un altro personaggio chiave del videoclip, lui rappresenta la violenza diretta sul protagonista ma anche colui che sfrutta la diversità del prossimo per interesse personale, per questo sarà proprio lui la prima vittima su cui Joseph scaricherà la sua rabbia. Per sottolineare l'umanità e la fragilità del personaggio è stata girata la scena in cui il povero Joseph incatenato al muro piange, leggermente illuminato dai bagliori di una finestra, il mostro che piange è una simbologia forte, una dimostrazione di umanità. La metamorfosi di Merrick rappresenta appunto la trasformazione di un emarginato visto come mostro per il suo aspetto nel mostro assassino vero e proprio, la vittima diviene carnefice, il mostro estetico diventa mostro comportamentale, finalmente Joseph diventa ciò che tutti vedono, il completamento del suo profilo di mostro lo porta ad una liberazione e alla soddisfazione della sua vendetta. Come si potrà vedere Jospeh ucciderà sia i tre personaggi iniziali (borghese, prete e nobile) sia la cameriera, che tra l'altro non viene mai mostrata in atteggiamenti di scherno o disgusto nei confronti di Merrick, questo a dimostrazione della completa alienazione del mostro che riversa il suo odio. Claudia Erba *** Verbatim Ufficio Stampa Pietro Saino presenta su Radio Magenta in anteprima nazionale il debut album "Canzoni sovrappensiero", di prossima uscita per #lastanzanascostarecords. "L'elogio dell'errore" è il primo singolo estratto. L' intervista, a cura di Matteo Riccardi, sarà in onda:
MARTEDì 03/10 alle 14:20 GIOVEDì 05/10 alle 19:20 DOMENICA 08/10 alle 12:20 http://www.radiomagenta.it/ |
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Novembre 2024
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