COMUNICATO STAMPA RAFFAELE PILLAI: DAL 22 MARZO IN RADIO E SUI DIGITAL STORES PER LA STANZA NASCOSTA RECORDS IL SINGOLO LA LIBERTA' ACCOMPAGNATO DAL VIDEOCLIP UFFICIALE In uscita il 22 marzo in radio e su tutte le piattaforme digitali, per l'etichetta sarda La Stanza Nascosta Records, il singolo La libertà del cantautore cagliaritano Raffaele Pillai. Link al videoclip: https://youtu.be/QCYAPqJcu2g Il brano, una struggente rock ballad dalla forte impronta cantautorale, è accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia di Daniela Molinas e anticipa l'uscita dell'album "Misentobene", prevista per il prossimo diciassette aprile. " La libertà- spiega Raffaele Pillai- è, come scrivo nel brano, un pensiero seduto intorno a noi. Per non farci sopraffare dal senso di oppressione bisogna farlo alzare, muovere, giocare. Solo così si può recuperare quel senso autentico di disponibilità della propria esistenza che è il motore primo del vivere e la più vera fonte di gioia. Una cosa che ben sanno fare i bambini, a differenza degli adulti; conquistare spazi di libertà anche nella costrizione eteroimposta." Nato a Cagliari nel ’77, Pillai inizia gli studi musicali all'età di 14 anni. Si cimenta-come autodidatta- nel basso e successivamente si iscrive al Conservatorio dove approfondisce lo studio del Contrabbasso. Frequenta poi il CPM di Milano, specializzandosi in basso elettrico. Nel 2005 inizia a comporre i primi brani con l'ausilio di una band. Ha all'attivo l'ep Una storia tipica Italiana (La Stanza Nascosta Records, 2017) Link social: https://www.facebook.com/raffapillaiband https://www.instagram.com/raffapillai/ CREDITS BRANO PAROLE E MUSICA: RAFFAELE PILLAI ARRANGIAMENTI: GIGI SARIGU E CRISTIANO SEDDA BATTERIA: GIANMARCO PILLAI TASTIERE: CRISTIANO SEDDA CHITARRA: GIGI SARIGU BASSO VOCE E CORI: RAFFAELE PILLAI CREDITS VIDEO REGIA E MONTAGGIO: DANIELA MOLINAS Con la partecipazione di DANIELE E EDOARDO PILLAI THE JOLLY SHOES SISTERS: DALL'UNDICI MARZO IN RADIO E SUI DIGITAL STORES PER LA STANZA NASCOSTA RECORDS IL BRANO LIKE ARETHA USED TO SING ACCOMPAGNATO DAL VIDEOCLIP UFFICIALE In uscita l'undici marzo in radio e su tutte le piattaforme digitali il brano Like Aretha used to sing del duo The Jolly Shoes Sisters, una topical song “al femminile” dalla travolgente veste swing and roll. Del brano, interamente scritto da Laura Fedele (e già premiato nel 2019 dalla Fondazione Estro Musicale, nell'ambito del concorso riservato agli inediti, sezione Jazz) è stata realizzata dal duo una nuova versione, accompagnata dal videoclip ufficiale, per la regia di Danilo Sbergia. Registrato in presa diretta a Il Cortile Studio da Massimo Caso e Amedeo Bianchi, con la partecipazione di Franco Cristaldi al basso, il brano è distribuito dall'etichetta La Stanza Nascosta Records del musicista e produttore Salvatore Papotto. Special guest Enrico Rava, al flicorno. Ho scritto questo brano appositamente per le Jolly Shoes Sisters- racconta Laura Fedele- seguendo le orme della tradizione ma inserendo anche un tocco di “modernità”. Il testo -tutto al femminile, coerentemente con il nostro progetto- prende spunto dalla discriminazione sessuale che ancora oggi, nel 2020, è purtroppo argomento più che mai attuale: in sintesi, è un grido di ribellione contro ogni forma di oppressione e repressione, fisica, mentale, umana e sessuale. Link al Videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=4f1NbWYcn5U&feature=youtu.be&ab_channel=DaniloSbergia IL PROGETTO THE JOLLY SHOES SISTERS Il duo The Jolly Shoes Sisters nasce nel 2019 dall’incontro di Laura Fedele e Veronica Sbergia, due anime jazz & blues dalla strepitosa vocalità, veterane dei palchi nazionali e internazionali. Laura Fedele, cantante, pianista, fisarmonicista, autrice e docente, ha preso parte alla rassegna Just like a woman, al fianco di nomi quali Patty Smith e Dee Dee Bridgewater, al prestigioso Jazz and Heritage Festival a New Orleans, e a diverse edizioni del Festival Jazz di Ascona (CH). Si è esibita alla Mozartsaal della Liederhalle a Stoccarda (D), al Casinò di Lucerna (CH), a Le caveau de l’Huchette (Parigi), al Jazz Club di Gent (Belgio) ed al Blue Note (Milano). Ha all'attivo dodici album, due pubblicazioni didattiche e due spettacoli musical-teatrali, 87 Tasti-Storie di vita e canzoni di Tom Waits -scritto insieme al regista Jacopo Boschini- e Sola con un cane: canzoni e dissertazioni tragicomiche sulla solitudine (andato in scena anche allo Zelig di Milano). Tra gli artisti con i quali ha collaborato: Paolo Tomelleri, Giorgio Gaslini, Enrico Intra, Sandro Cerino, Rob Sudduth, sassofonista di San Francisco, già componente della band di Huey Lewis, e Alex Schultz, chitarrista swing-blues di Los Angeles; e ancora, nel 2011, Scotty Barnarth (attuale direttore della Count Basie Orchestra) e Scott Hamilton, nel 2011 e 2013. Veronica Sbergia, cantante, ukulelista e suonatrice di washboard, è l'unica artista italiana ad aver preso parte al prestigioso Mustique Blues Festival (Caraibi) ed. 2012 e 2013. Ha partecipato a numerose rassegne internazionali (tra le altre: Notodden Blues Festival, Shetland Folk Festival in Scozia, Lucerne Blues Festival, Cognac Blues Passion, The Big Wheel Festival on the Isle of Man (UK), Autumn in Blues in Poland, Primavera in Black a Barcellona, BluesBaltica a Eutin (DE), Pistoia Blues Festival, Porretta Soul Festival, Fylde Folk Festival, Sidmouth Folk Week, Divan du Monde di Parigi). Nel 2013 ha vinto, con Max De Bernardi, l’European Blues Challenge e ricevuto L’Oscar del Blues dalla Kayman Records. Tra i lavori discografici Alter (con gli F.B.A, 2004), Ain't Nothing in Ramblin’ (2007), Veronica & The Red Wine Serenaders (2009,Totally Unnecessary Records/Audioglobe); D.O.C. (2011); Old Stories for Modern Times (2012), The Mexican Dress (2014), Live at Duse (2015) Ha preso parte in qualità di vocalist all'ultimo album di Stefano Barotti (Il grande temporale, La Stanza Nascosta Records, 2020) The Jolly Shoes Sisters propongono con invidiabile smalto interpretativo una selezione di hot jazz e swing, restituendo con spirito ludico le suggestioni di un periodo che va dai Roaring Twenties, “I ruggenti anni venti”, agli anni quaranta. Polistrumentiste e autentiche virtuose della voce, The Jolly Shoes Sisters coniugano tradizione e modernità, regalando all’ascoltatore un felice, talora serrato, interplay vocale e architetture pianistiche sofisticate e brillanti, puntellate dalla ritmicità primitiva e coinvolgente del washboard. Alle riletture del canzoniere degli anni Venti- Quaranta, nelle quali sembrano convivere rigore filologico e gusto per la sperimentazione, si affiancano, in scaletta, brani originali: vere e proprie topical song “al femminile”, sempre in linea, nelle sonorità, con le atmosfere musicali care al duo. Credits Like Aretha used to sing Testo e musica: Laura Fedele Laura Fedele: voce e pianoforte Veronica Sbergia: voce e washboard Franco Cristaldi: basso Special guest: Enrico Rava, flicorno Registrato in presa diretta a IL Cortile Studio da Massimo Caso e Amedeo Bianchi Realizzazione videoclip: Danilo Sbergia TESTO Like Aretha used to sing Don’t you think the games are over Don’t you think you’ve had enough The poppies in the fields are blooming And there is a new wrinkle on your face. Don’t you hear freedom is calling Don’t you realize you’re living in a cage No one should tell you what you should or shouldn’t wear So let your hair down smile and show your legs So sister shake it shake your shimmy shake it And do it proudly and do it now Oh sister shake it ‘cause like Aretha used to sing R E S P E C T is what you need. Don’t you feel the burden on your shoulders do this don’t do that and don’t say a word Abused and overworked since the mists of time preserve your dignity and make it strong Traduzione Non credi che i giochi siano finiti? Non credi di averne abbastanza? Nei campi i papaveri stanno sbocciando E sul tuo viso c'è una ruga in più Non senti il richiamo della libertà? Non ti accorgi che stai vivendo in gabbia? Nessuno dovrebbe dirti cosa puoi indossare e cosa no Quindi sciogli i tuoi capelli sorridi e scopri le tue gambe Shake your shimmy sorella* fallo con orgoglio e fallo subito shake your shimmy sorella perché come diceva Aretha RESPECT è quello che ti serve Non avverti il peso sulle tue spalle? “Fai questo, fai quello e non dire una parola” Oltraggiata e sfruttata fin dalla notte dei tempi Difendi e fortifica la tua dignità! * Shimmy shake: letteralmente “scuotimento della camicia”. Ballo americano nato dopo la prima guerra mondiale, simile al fox trot. Ma Rainey era nota per la sua versione, molto provocante ed esplicita, dello shimmy. Link di riferimento: Fb: https://www.facebook.com/Jollyshoessisters/ Photo Credit: Alice Asinari |
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Settembre 2024
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