![]() COMUNICATO STAMPA IN USCITA IL 18 NOVEMBRE IN RADIO E SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI AGOSTO, NUOVO SINGOLO DELLA CANTAUTRICE LAURA BENVENUTI -DISPONIBILE ANCHE IL VIDEO PER LA REGIA DI ENRICO DE LUIGI E ENRICO GIANNINI- In uscita il 18 novembre in radio e su tutte le piattaforme digitali “Agosto”, il nuovo singolo di Laura Benvenuti. Il singolo segue la pubblicazione del brano “Tempo”, pubblicato nel maggio scorso, e anticipa l’uscita del nuovo lavoro in studio della cantautrice, prevista per il prossimo 9 dicembre su etichetta La Stanza Nascosta Records. Disponibile anche il videoclip, per la regia di Enrico De Luigi e Enrico Giannini, che stravolgono i cliché narrativi a favore di una narrazione frammentaria diretta a restituire la dimensione astratta della memoria. Le immagini sembrano ora mimare un antico dagherrotipo, ora riprodurre forme incerte spiate da un ipotetico foro stenopeico, per poi dare vita a tessiture psichedeliche, immersive e stranianti. La vocalità suggestiva di Laura Benvenuti si muove con eleganza tra evanescenza e presenza, nostalgia dell’invissuto e promessa di futuro, confezionando con “Agosto” un gioiellino pop sorretto da maestose aperture d’archi. Link al video: https://youtu.be/a8nucH5GknM?fbclid=IwAR36YmFSOyq8iEjqBDo9FiQex7z5jyXrssf-FfpRObsKtW7iN3j2LHidnxY Agosto- racconta Laura Benvenuti- è il mese della mia nascita. Da qui sono partita con l’urgenza di riempire vuoti e ristabilire un equilibrio tra mancanze e presenze. Agosto racconta questo viaggio catartico dove l’assenza della persona che sentivo guida e protezione è diventata occasione di ricerca interiore e di rinascita. Agosto nasce da un senso di perdita che mi ha restituito la spinta per entrare in contatto profondo con me stessa e iniziare un percorso di ricerca e ascolto. Anche qui, come nelle altre canzoni del disco il tema è il ritorno all’interno. Lo spostamento da fuori a dentro. La catarsi, la trasformazione e la riconoscenza verso la vita che solo apparentemente toglie. Grazie a quell’assenza ho ritrovato la fiducia nell’esistenza e la consapevolezza di arrivare nel posto giusto al momento giusto con la promessa di una nuova visione di sé, degli altri e dell’amore. L’amore che resta, nonostante la lontananza di chi amiamo, perché ci appartiene da sempre. Bio breve Diplomata in Teoria e solfeggio al Conservatorio "Gioachino Rossini” di Pesaro (PU) e laureata in Medicina e Chirurgia, Laura Benvenuti-cantautrice, interprete, pianista e flautista-ha all’attivo l’album “Un’idea” (2017, autoprodotto) e il singolo “Amore così com’è” (2020, prodotto dal chitarrista e produttore italiano Giovanni Maggiore, in arte Giuvazza- collaborazioni, tra gli altri, con Eugenio Finardi, Levante, Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Max Gazzè). Il singolo verrà inserito- riarrangiato- nel nuovo lavoro discografico in uscita a dicembre per La Stanza Nascosta Records. Credits brano Parole e musica di Laura Benvenuti Laura Benvenuti: voce Massimo Marches: chitarra Federico Mecozzi: violini e arrangiamento archi Anselmo Pelliccioni: violoncello Cristian Bonato: synth e programming Arrangiamento: Cristian Bonato e Federico Mecozzi Produzione artistica: Laura Benvenuti, Cristian Bonato e Federico Mecozzi Registrato e mixato da Cristian Bonato presso Numeri Recording, Cavallino (RN) Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio, Tredozio (FC) Foto Copertina: Enrico De Luigi per Pancromatica Credits video Video Concept: Laura Benvenuti, Enrico de Luigi e Enrico Giannini Regia: Enrico de Luigi e Enrico Giannini Riprese, montaggio e color: Enrico De Luigi e Enrico Giannini Testo “Agosto” (L. Benvenuti) Erano per te Le pagine mai lette insieme Luci ombre silenzi Voci e nuovi orizzonti Sto pensando a noi derubati dal tempo liberati dal vento di Agosto Il sole è caldo Mi fermo ad un passo da noi L’estate è ormai finita E ho una promessa tra le dita Erano per te le ore e i minuti mai spesi insieme Giorni vuoti e scontenti Lune piene di niente Sto pensando a noi derubati dal tempo liberati dal vento di Agosto Il sole è caldo mi fermo ad un passo da noi L’estate è ormai finita E ho una promessa tra le dita Apro le mani ricevo per dare le unisco, ci uniamo chiudiamo gli occhi fidiamoci ancora di noi saremo amanti tra stelle cadenti dal cielo di Agosto Il sole è caldo mi fermo ad un passo da noi L’estate è ormai finita E ho una promessa tra le dita Link social Fb: https://www.facebook.com/LauraBenvenuti27 Ig: https://www.instagram.com/benvenuti_laura/ ![]() Motivi per litigare: in uscita venerdì 11novembre in radio e sui digital stores per La Stanza Nascosta Records il singolo Mandalorian -Il videoclip ufficiale è generato da un software di intelligenza artificiale (AI)- Dall’11 novembre in radio e sui digital stores il singolo Mandalorian della band veneta Motivi per litigare. Il brano, che arriva dopo Niente di speciale (uscito lo scorso novembre per La Stanza Nascosta Records), precede l’uscita- prevista per dicembre- dell’album Nuovi fossili, secondo lavoro in studio del gruppo dopo l’ep Motivi per litigare (Autoprodotto, 2018). Mandalorian- spiegano i Motivi per Litigare- vuole raccontare la cattiveria, la rabbia, la perpetua voglia di litigare della gente. Tutto ciò con la consapevolezza- e l’ammonimento nei confronti di tutti quelli che si comportano male con gli altri-che alla fine il karma non perdona nessuno. Questa è la via. Produzione creativa e processo tecnologico si incontrano in una particolare forma di video-art che ingloba e rilegge i codici del video tradizionale, contaminandoli con nuove pratiche legate all’intelligenza artificiale. Il videoclip ufficiale di Mandalorian è infatti generato da un software di AI che analizza lo spettro della canzone, gli elementi armonici e percussivi e, scelto uno stile grafico, genera delle immagini uniche che successivamente vengono animate. Il risultato è un video immersivo con una transizione infinita, nel quale la tecnologia si fa motore immaginifico. A metà tra Caparezza, i Rage Against The Machine e i Beastie Boys, con un occhio strizzato ai Casino Royale, i Motivi per litigare confezionano, con Mandalorian, un collage ficcante, nevrotico e multistilistico. I Motivi per litigare, centauri della postmodernità, filtrano in una prospettiva inedita i fermenti più interessanti del rock, dell’hip-hop e del funk, convogliandoli in un’estetica onnivora e disallineata. L’artwork del singolo è curato da Emma Michieletto. Quando ho ascoltato per la prima volta “Mandalorian”- racconta l’illustratrice- mi è rimasta subito impressa la sua ritmica dura e incalzante. Nella copertina ho cercato di ricreare questo ritmo e ho voluto sottolineare l’atmosfera cruda e l’intento di denuncia del brano. L’uomo raffigurato potrebbe rappresentare ognuno di noi, assalito dallo sconforto e dal dubbio che il testo della canzone ti vomita addosso. CREDITS SINGOLO: Play: Motivi Per Litigare, Gian Marco Rosso, Marco Vanzetto Prod: Roberto Modolo, Alberto Buzzi, Francesco Bidoia, Giovanni Demetrio Verardo, Cristiano Verardo, Gian Marco Rosso, Marco Vanzetto Rec: Cristiano Verardo presso "R Studio" di Oderzo (TV) (https://www.instagram.com/cristiano_verardo/) Mix: Cristiano Verardo & MPL Master: Alberto Melinato (https://albertomelinato.com/) Artwork: Emma Michieletto (https://www.instagram.com/emma.michieletto/) TESTO Ciao, ti ricordo che hai vissuto poco A forza di dire faccio dopo Il sangue nelle vene è sempre caldo Ma si congela se perde uno scopo Rivivo istanti con la voglia di farti lo scalpo Con te che chiedi scusa per il tuo ritardo (mentale) Fammi il piacere chiudi il becco per una volta Che a starti a sentire giuro che non ce la faccio Marcio dentro, adesso parli a stento Il karma è il miglior nemico di chi non sta attento Ma a fare il buono ci guadagnan sempre gli altri Dimmi come vivi perdendo tutto questo tempo Appesi a un filo con la forbice pronta A recidere il filo altrui appena qualcuno ci affronta Di certo non c’è niente ma fra tutta questa gente Motivi per litigare ce n’é uno per persona Rit. Uno Due Uno, due, uno, due Uno, due, uno, prova microfoni Questo è il suono che fotte la vostra autority Cogli la citazione, senti l’agitazione Raccogli le palle cadute per la tua esposizione Litigare è una scelta ricordalo bene La rabbia è umana, scorre nelle vene Il sangue bolle come nello spazio Spero inventino il viaggio nel tempo e che ti levi dal cazzo Qualunque sia la tua opinione Risparmiati l’ennesima figura da coglione Ciò che dai torna indietro, qualunque cosa sia Se dai merda che ti aspetti? Mandalorian, questa è la via Rit. Uno Due Uno, due, uno, due Bridge x 3: Brucio i microfoni perché ne son capace Il karma tranquillizza la mia essenza Perché so che non sarò io a compiere una strage Ma chi merita il peggio non ne resterà senza Rit. Finale x 2: Sai, i motivi per litigare qui non mancano mai La risposta è sempre uguale per ogni persona Fotti pure chi vuoi ma il karma non perdona Bio Il progetto Motivi Per Litigare nasce a metà 2017 come band di accompagnamento del rapper Modo che- dopo 15 anni di esperienza solista- sentiva la necessità di nuovi stimoli. Già dalla prima prova l’idea di base è stata accantonata e i Motivi per litigare hanno iniziato a jammare e comporre materiale completamente nuovo. Ad oggi, dopo qualche aggiustamento di formazione, i Motivi Per Litigare sono: Roberto Modolo alla voce, Francesco Bidoia e Ettore Baccichet alle chitarre, Alberto Buzzi al basso, Guido Morossi alla batteria e Giovanni Demetrio Verardo alle percussioni. Il nome Motivi per litigare fa scherzosamente (ma non troppo) riferimento alla difficoltà di conciliare individualità diverse e ben definite, sia in ragione delle eterogeneità anagrafiche (si va dai 19 ai 35 anni) che del differente background musicale dei componenti (che spazia dal rap al metal, dal funky all’hard rock, passando per l’elettronica e il reggae). Del 2018 è l’ep Motivi per litigare, totalmente autoprodotto, scritto e registrato nella totale urgenza di presentarsi. Nuovi fossili è il loro secondo lavoro in studio, di prossima uscita su etichetta La Stanza Nascosta Records. Info & Booking: motiviperlitigare@gmail.com Etichetta: La Stanza Nascosta Records Link utili: http://www.lastanzanascostarecords.com https://www.facebook.com/lastanzanascostarecords https://www.instagram.com/erba_c/?hl=it Press: Verbatim Ufficio Stampa Info e interviste: comunicati.erba@gmail.com https://www.facebook.com/Verbatimufficiostampa https://www.instagram.com/claerba/?hl=it Official Fb: https://www.facebook.com/MotiviPerLitigare Official Ig: https://www.instagram.com/motiviperlitigare/ Spotify: https://open.spotify.com/artist/3ZNu3XcWvVoO8kHtQ9kJIk Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCRqK5uDbZujxPjXUyI1V2Fw "Ultimo D'Annunzio" del cantautore toscano Alfredo Marasti (La Stanza Nascosta Records 2022) recensito da Alberto Marchetti per il prestigioso magazine "Vinile".
" I brani, arrangiati da Alfredo e da Salvatore Papotto , sono piccole coraggiose suite contaminate da elettronica e timide digressioni prog(...)" ![]() Dopo l'anteprima nazionale esclusiva su Tgcom24, il videoclip Da dietro il velo, tratto dal concept album Ultimo D'Annunzio di Alfredo Marasti è disponibile per la visione sul canale YouTube dell'artista. Link al videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=cwYIaKXj54U Il D'Annunzio più lirico e dolcemente seducente, dimenticato o decostruito in altri brani di Ultimo D’Annunzio, riemerge a tratti nel brano Da dietro il velo, in cui il punto di vista è quello di una Duse in apparenza più giovane rispetto a quella della tormentata storia con Gabriele, qui interpretata da Sara Bertolucci. La simbologia di questo terzo e ultimo video-racconto rimanda al romanzo Il fuoco, dove Eleonora è associata a Persefone, all'Oltretomba e al mito del melograno. Mangiandone incautamente i chicchi, Persefone è condannata a rimanere sei mesi all'anno al fianco di Ade, che l'ha catturata. Eleonora/Persefone riemerge dunque dalle tenebre per tornare in vita solo provvisoriamente, vagando di contesto in contesto come un fantasma mentre fa un bilancio, tra luci e ombre, del rapporto tra lei e Gabriele. Risvegliandosi in un Vittoriale abbandonato e divorato dal tempo, dove si intravedono i corpi mummificati di Gabriele e di un suo levriero, si ritrova quasi magicamente prima di fronte al lago di Garda (l'inquadratura è stata realizzata dalla cima della Rocca di Manerba), poi su una spiaggia che potrebbe essere quella di Marina di Pietrasanta, dove Gabriele scrisse per lei La pioggia nel pineto. Qui qualcuno, a tradimento, lascia cadere un chicco di melograno nel calice da cui lei sta bevendo; come avvelenata, Eleonora si accascia a terra solo per risvegliarsi, trasfigurata in ninfa, nelle vallette irreali di un Vittoriale ancora vivo e fiorente. Si tratta dell'ennesima allucinazione: in realtà la "divina" Eleonora si trova su un palco, dove recita all'infinito la scena della morte di Persefone, acclamata dal pubblico. Il passaggio tra le varie dimensioni del video è suggerito dal ricorso, sperimentale, a immagini girate all'infrarosso da Aldo Masini. Il titolo del brano deriva dal busto velato che Gabriele stesso ha voluto fosse collocato nell'Officina, lo studio in cui scriveva, unica stanza del Vittoriale illuminata a giorno. Nonostante le vicende che li hanno separati e il carattere difficile di entrambi, Eleonora rimane la metà più affine a Gabriele, musa e amante, disposta a incarnare in tutto e per tutto le sue creazioni («Gli perdono tutto, perché ho amato!»); fantasma della memoria, contempla la vecchiaia di Gabriele con un misto di acredine e dolcezza, vedendolo vittima del tempo che passa, come fu lei stessa al tempo della loro storia d'amore. Nelle scene finali Eleonora incontra finalmente Gabriele, trasfigurato in cane: è l'occasione per un ultimo saluto, prima di rientrare nell'Ade. Riprese effettuate presso il Vittoriale degli Italiani, la Rocca di Manerba, il Teatro Pacini di Pescia. CREDITS Con Sara Bertolucci nel ruolo di Eleonora Duse Regia di Alfredo Marasti / Christian Mazzoncini Op. di macchina / Aldo Masini & Chris Mazzoncini Edit & color grading / Chris Mazzoncini Make-up / Laura Panelli & Federica Guerra Costumi - Falpalà Costumi (Montichiari) Acconciature / Franco Vanzani (Salò) & Emanuel Ronda (Senza via di Shampoo, Pescia) Testo e musica di Alfredo Marasti Produzione artistica di Alfredo Marasti/Salvatore Papotto Chitarra/voce principale: Alfredo Marasti Voce femminile: Rebecca Cinquina Pianoforte: Danilo Sesti Violini: Teresa Dereviziis Basso: Salvatore Papotto Si ringraziano Giordano Bruno Guerri per le riprese effettuate presso il Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera) e Battista Ceragioli per le riprese effettuate presso il Teatro Pacini di Pescia. Un ringraziamento speciale a Daki e alla famiglia Panelli Da dietro il velo © 2022 Alfredo Marasti / La Stanza Nascosta Records LABEL: La Stanza Nascosta Records, di Salvatore Papotto UFFICIO STAMPA: Verbatim Ufficio Stampa, di Claudia Erba ![]() In uscita il 25 maggio, su etichetta La Stanza Nascosta Records, Ultimo D’Annunzio, quinto lavoro in studio del cantautore Alfredo Marasti. L’album è stato preceduto dalla pubblicazione del videoclip Al visitatore- traduzione in immagini di un'iscrizione scritta da Gabriele D'Annunzio e indirizzata contro Benito Mussolini, oltre cha dalla pubblicazione sui digital stores del singolo apripista La Stanza della Musica, a sua volta accompagnato da videoclip. Tutti i videoclip sono diretti da Alfredo Marasti e Chris Mazzoncini, con Aldo Masini alla seconda camera. Ultimo D'Annunzio è un ambizioso concept album, strutturato in 9 brani. Non si tratta di “adattamenti in musica” delle poesie dannunziane, ma di inediti che puntano a restituire un ritratto per frammenti, complesso e volutamente provocatorio, di un personaggio tra i più rappresentativi dei conflitti brucianti del primo Novecento: poesia e guerra, spirito libertario e superomismo, romanticismo e compulsione sessuale, anticonformismo e rituali di massa, destra e sinistra- racconta Alfredo Marasti. Vicende e personaggi di questo indie-kolossal si alternano in una suite dalla doppia anima, citazionista e sorprendentemente inedita, punteggiata di contaminazioni teatrali e cinematografiche e d’apres sonori. Su di un’atmosfera dalla tinte più oscure che concilianti- emblematica la cupezza del pad di cori sottostante Sala delle reliquie, che regala tra l’altro un riuscito e a suo modo sovversivo incipit dance - si innestano soluzioni ibride, tra fughe elettronico/futuristiche e impronta novecentesca (pianoforte e quartetto d’archi). Felicemente stranianti gli arrangiamenti del musicista e produttore Salvatore Papotto, capace di far coesistere nello stesso brano-Notturno- rimandi alla Buona Novella deandreaiana e reminiscenze radioheadiane. Tra archi classicheggianti e tentazioni prog, distorsioni grunge e riff di basso in controtempo, synth anni ottanta e fiati dagli echi seventies si snoda un autentico mosaico musicale e semantico, che alle sirene della retrospettiva affianca una cifra stilistica prepotentemente nuova, a cavallo fra rigore filologico e tellurica intemperanza. Un folgorante movimento narrativo sembra percorrere i testi che formano, con il tessuto sonoro, un unicum ricorsivo e vociferante, in un reflusso di visioni vertiginose e perturbanti, popolato di presenze femminili fondanti. (Rebecca Cinquina, Federica Guerra e Sara Bertolucci, che nella marca performativa attoriale ricorda una giovane Maria Monti). La maggior parte dei titoli (La Stanza della Musica, La Stanza della Leda, Sala del Mappamondo) rispecchia la reale suddivisione in stanze e sale allegoriche del Vittoriale degli Italiani, ultima, sontuosa e decadente dimora del poeta. Una buona metà dei brani assume non il punto di vista di D'Annunzio, ma delle donne che l'hanno amato, odiato, sopportato. La Stanza della Musica, ad esempio, è il regno di Luisa Bàccara, pianista veneziana, compagna di Gabriele per tutto il Ventennio trascorso al Vittoriale. Da dietro il velo ripercorre la passione tra Gabriele e la diva Eleonora Duse, mentre La Stanza della Leda si distacca impietosamente dal romanticismo dannunziano più lirico per descrivere il traffico di amanti, nobildonne e geishe gestito da Aélis Mazoyer, governante-amante, la seconda donna più importante al Vittoriale. Brani come Fiume! o Sala del Mappamondo si calano invece senza filtri nel D'Annunzio più impetuoso, vitale e “superomistico”, la cui avventura sfuma tristemente sotto l'aura mortuaria e tragica del fascismo, che lo reclude nella prigione dorata del Vittoriale; ma è anche lui stesso a volercisi isolare, dedito unicamente all'attività letteraria e alla costruzione del proprio mito, che gli sopravviverà. Credits Testi e musiche di Alfredo Marasti escluso Al visitatore (testo tratto dall'iscrizione presente nella Stanza del Mascheraio al Vittoriale degli Italiani) e la quartina finale di Sala delle Reliquie (tratta dal Libro Segreto di Gabriele D’Annunzio), insieme a singole citazioni da Carmelo Bene e Pier Paolo Pasolini presenti rispettivamente in Sala del Mappamondo e Notturno. Tutti i diritti riservati. Produzione artistica di Alfredo Marasti/Salvatore Papotto Alfredo Marasti Chitarra acustica / voce / campionamenti Salvatore Papotto Basso / campionamenti Teresa Dereviziis Violino Danilo Sesti Pianoforte in La Stanza della Musica / sintetizzatori in Sala del Mappamondo e Sala delle Reliquie Rebecca Cinquina voce in La Stanza della Musica e Fiume! Andrea Marasti Sintetizzatori in Il dono e La Stanza della Leda Sara Bertolucci Voce principale in La Stanza della Leda / recitazione quartina finale in Sala delle Reliquie Federica Guerra Voce in La Stanza della Leda Bio Cantautore, regista, scrittore e insegnante, Marasti vince nel 2006, con La luna e il ladro, il Premio Fabrizio De André nella categoria Miglior Interprete. Nel 2013 vince Musicultura XXIV Ed. nella sezione Miglior testo con Canzone per Mario, dedicata allo scomparso Mario Monicelli. Ha all’attivo L’Alternativa ( Autoprodotto, 2012) Lolita Moon ( 2018, produzione artistica di Cassandra Raffaele), Altri tempi ( La Stanza Nascosta Records, 2020) e L’Assedio ( La Stanza Nascosta Records, 2021). Link: Ig: https://www.instagram.com/alfredo.marasti/ Fb: https://www.facebook.com/Alfredomarastiliveband |
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Maggio 2023
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