SCHENA: SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI IL 5 MARZO IL SINGOLO "POESIA FACILE", APRIPISTA DELL’ALBUM "LA GRAZIA INVINCIBILE" IN USCITA IL 21 MARZO SU ETICHETTA LA STANZA NASCOSTA RECORDS In uscita il 5 marzo il singolo “Poesia Facile” di SCHENA, cantautore e chitarrista bolognese, che anticipa la pubblicazione, prevista il prossimo 21 marzo su etichetta La Stanza Nascosta Records, del secondo disco solista del cantautore, "La grazia invincibile". “Poesia Facile”, prodotto da William Duarte e arrangiato da William Duarte e Paolo Schena, è accompagnato dal videoclip, per la regia di Giovanni La Pàrola, già in anteprima su Tgcom24. Nel 2022 il brano "Poesia facile” ha ottenuto la menzione speciale per merito e valore al contest "Canti Orfici in musica" organizzato dal MEI e Centro studi Campaniani di Marradi. La poesia di Campana- tattile, escursionistica, che abbisogna d’esperire (la definizione è contenuta nel libro Sull'Appennino di Dino Campana. Fotografie e impressioni di viaggio di Emiliano Cribari, emuse 2023)- la sua geografia poetica inesausta, è l’innesco della ricerca di SCHENA. Da “Poesia Facile” di Dino Campana- racconta SCHENA- nasce l’idea di un progetto sulla libertà infinita della Poesia e della Natura (qui il mare), che rompono le regole delle nostre storie quotidiane. L’inizio del testo di Campana rivedeva un famoso verso di Petrarca (“Pace non trovo et non ò da far guerra”) alla luce della propria poesia, facile, perché istintiva, e in continuo viaggio. Nel musicare questi versi sono partito da immagini di avventura, quasi salgariane, e-anche per l’arrangiamento- abbiamo cercato di mantenere la stessa linea, accostando classico e nuovo, pensando in particolare alla tensione delle musiche da film di Morricone. Una mossa, un’attesa, una minaccia, una promessa- racconta Giovanni La Pàrola, regista di “Poesia Facile”. La nebbia permea ogni cosa, sospendendo il giudizio su una vita che non è ancora cominciata, poiché ancora addormentata. Guerre antiche, tempeste irrisolte ottundono la mente in cerca di ristoro. Le pedine s’affrontano inesauste sulla scacchiera...mentre la natura quietamente suggerisce l'armonia che moltiplica la vita. Con un monito costante la foresta risveglia l'istinto alla rinascita, mentre sul campo di battaglia ogni strategia si rivela vana. Una selva di sedie vuote, una platea invisibile appesa al filo di uno scacco matto...Chi siederá di fronte al destino? Il medioevo di un cuore solo che cela i colori di una primavera...in cui si veleggia lontano, cullati dal vento. Link Video : https://www.youtube.com/watch?v=ae3tz5UThMw POESIA FACILE (Dino Campana) Pace non cerco, guerra non sopporto tranquillo e solo vo pel mondo in sogno pieno di canti soffocati. Agogno la nebbia ed il silenzio in un gran porto. In un gran porto pien di vele lievi pronte a salpar per l'orizzonte azzurro dolci ondulando, mentre che il sussurro del vento passa con accordi brevi. E quegli accordi il vento se li porta lontani sopra il mare sconosciuto. Sogno. La vita è triste ed io son solo. O quando o quando in un mattino ardente l'anima mia si sveglierà nel sole nel sole eterno, libera e fremente Credits: Schena: musica, voce e chitarra acustica William Duarte: chitarra elettrica, programmazione, cori Oscar Martin Del Rio: batteria Prodotto da William Duarte Arrangiato da William Duarte e Paolo Schena Registrato e mixato presso DoArt Studios, Bologna Masterizzato da Salvatore Papotto presso La Stanza Nascosta Records, Alghero BIO SCHENA è un cantautore, chitarrista e bibliotecario bolognese. Inizia come bassista e autore del gruppo rock Cave Camion, studia canto con Pierpaolo Scattolin e negli anni si esibisce in diverse formazioni vocali e cori. Le radici più o meno nascoste si trovano nel libero cantautorato italiano degli anni '70 (Jannacci, Gaetano, Graziani, Battiato, Vecchioni, Lolli...). Nel 2017 esce il suo primo disco solista "Canzoni ad uso interno" (Irma records), ispirato alle "Invisibilissime pagine" del poeta italiano Ernesto Ragazzoni. Chitarrista arrangiatore con il ghost project Tyndall in "A room full of sparlkles" (Oh! Dear Records 2017), disco tributo a Mark Linkous e nel disco illustrato di Marina Girardi "Le canzoni della donna albero" (BluGallery 2018). Nel 2020, esce il singolo "Occhi chiusi/occhi aperti" (Irma records) dal film "Ascoltati" di Andrea Recchia. Il brano è prodotto da Davide Luzi (Luzee). Il film vince il premio per miglior colonna sonora all’ Oniros Film festival di Aosta 2020 ed è selezionato per miglior canzone originale ai David di Donatello 2021. Nel 2022, per il brano "Poesia facile”, menzione speciale per merito e valore al contest "Canti Orfici in musica" organizzato dal MEI e Centro studi Campaniani di Marradi. A partire da questo brano negli ultimi tre anni si è dedicato a un progetto "oltre le antologie" di tre poeti di vissuti fra fine ‘800 e ‘900, Antonia Pozzi, Dino Campana ed Ernesto Ragazzoni, dei quali ha musicato i testi e raccontato le vite. Da questo lavoro, centrato sulla forza travolgente di Poesia e Natura, nasce il il disco "La grazia invincibile" in uscita il 21 marzo 2025 (La Stanza Nascosta Records). Il disco è prodotto dal musicista William Duarte che ha curato, insieme a Schena, gli arrangiamenti. Link utili:https://www.schenasong.it/ Fb:https://www.facebook.com/schenasong Ig:https://www.instagram.com/schenasong/ "UN ULTIMO BICCHIERE": IL QUARTO LAVORO IN STUDIO DI GIOVANNI LUCA VALEA IN USCITA IL 24 GENNAIO22/1/2025 ![]() Comunicato stampa UN ULTIMO BICCHIERE: IN USCITA IL 24 GENNAIO SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI PER L’ETICHETTA LA STANZA NASCOSTA RECORDS IL QUARTO LAVORO IN STUDIO DEL CANTAUTORE E POETA GIOVANNI LUCA VALEA In uscita su tutte le piattaforme digitali venerdì 24 gennaio“Un ultimo bicchiere”, quarto lavoro in studio del cantautore e poeta Giovanni Luca Valea. L’album, prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto, è stato preceduto dal singolo di lancio Dicembre, metà, accompagnato dal videoclip ufficiale (in anteprima esclusiva su Mescalina) per la regia di Marco Gambineri. Un ultimo bicchiere- racconta Giovanni Luca Valea- è un lavoro che segna un arrivederci, immagino, a tempi più lontani. Non si può certamente credere che la luce entri tutti i giorni dalla finestra e illumini la mia scrivania. In fondo, non è così necessario per la gente. Eppure, nonostante la malinconia di queste poche righe, sento questo lavoro più intensamente maturo del precedente. Gran parte dei meriti va a Salvatore Papotto. Non soltanto ha arrangiato i brani in maniera esemplare e con una perfetta aderenza al tessuto delle canzoni, ma pure ha avuto il bel coraggio di scrivere la musica a questi piccoli ritratti o grandi storie – qualche volta assecondando le mie idee, altre procedendo in solitaria. Lo reputo, a tutti gli effetti, un onore immenso: ho potuto apprendere o semplicemente ammirare. Credo si tratti di un LP omogeneo, a livello di tematiche e di arrangiamenti. Ho curato molto i testi e, ad alcuni di loro, sono realmente affezionato. “Un ultimo bicchiere” è anche la promessa di smettere di bere (per poi, va da sé, ricominciare) o semplicemente la stanza fumosa che non voglio lasciare. E, dunque, un ultimo bicchiere. Durante il giorno Giovanni Luca Valea cerca- con Bukowski- di mettere a tacere il dolore versandogli addosso whisky e aspirando il fumo delle sigarette/e le puttane e i baristi/e i commessi del droghiere/non sanno che lì dentro c’è lui ma, di notte, il côté scuro e maudit sembra ad un tratto incrinarsi e concedere vita e libertà al Bluebird così grazioso da far piangere un uomo, che fa- non a caso- capolino nell’incipit del video di “Dicembre, metà”. Un ultimo bicchiere sembra quasi ripercorrere la parabola della celebre “An die Melancholie”di Hesse, farsi cammino verso una tristezza che non si può eludere e che, nello stesso tempo, è grembo salvifico, oasi di autenticità in tempi di gioie mistificanti ed esibite. Incursioni elettroniche e coloriture rock si inseriscono in un lavoro ispirato e seminale: otto storie minime, dalla grana fortemente poetica, per una tenace arte della rivolta. (Signora Salvezza, gli ultimi cantano più piano/ o forse sono rimasti indietro e lontano /Mettici nel cuore una buona parola e nel cappotto una rosa, una viola…) Note biografiche Giovanni Luca Valea nasce a Firenze il 27 dicembre 1988. Dopo la pubblicazione di tre raccolte di poesie con case editrici indipendenti del territorio toscano, Canzoni di rabbia, poesie d’amore (2016), Una Storia che credevo di aver dimenticato (2019) e Una rosa al Padrone (2021) si avvicina dapprima come autore al mondo della canzone. Ha all’attivo gli ep Iniziali (La Stanza Nascosta Records, 2021) e La disciplina del sogno (La Stanza Nascosta Records, 2023) e l’album “Canzoni” (La Stanza Nascosta Records, 2023). L’album Canzoni, prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records, è stato preceduto dal singolo La costellazione del cane, il cui videoclip- una produzione Pixel Studio- è stato trasmesso in anteprima da Tgcom24. Nel novembre 2023 ha pubblicato il romanzo “Una vecchia valigia”( NeP Edizioni). Link utili: IG: https://www.instagram.com/newskinfortheoldceremony/ Crediti
Musica di Salvatore Papotto Arrangiamenti di Salvatore Papotto Mix & Master Salvatore Papotto
Arrangiamenti: Virginia Settesoldi Mix & Master – Salvatore Papotto
Musica di Salvatore Papotto, Giovanni Luca Valea Arrangiamenti di Salvatore Papotto Mix & Master Salvatore Papotto
![]() PALAZZO ROSA: IN USCITA IL 16 GENNAIO PER L’ETICHETTA LA STANZA NASCOSTA RECORDS SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI LA PRIMA PARTE DELL’ALBUM TANTO VALE In uscita il 16 gennaio su tutte le piattaforme digitali la prima parte dell’album “Tanto vale” del duo Palazzo Rosa. Seguirà a breve la pubblicazione in digitale della seconda parte del progetto, che verrà poi distribuito, per intero, su supporto fisico. “Tanto vale” è prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records. “ A farci muovere nella direzione della pubblicazione digitale in due diverse parti- racconta il duo Palazzo Rosa- è stata la natura stessa delle canzoni: le prime cinque si riferiscono a un immaginario swing; i protagonisti di questi brani ciondolano, vacillano, swingano appunto. Gli altri cinque invece emergono dalle cantine, si agitano fra le tubature, le loro storie pretendevano un suono più ruvido. Ecco il motivo di questa somministrazione controllata dei brani: tenere distinte finché possibile le due anime del Palazzo Rosa. E un giorno non lontano farle incontrare di nuovo in un unico Album”. La prima parte di “Tanto vale” annovera cinque “bozzetti” sospesi tra neorealismo e ricamo surreale: dal fumoso rock-blues di “Città vuota” alle reminiscenze luttazziane e al citazionismo vintage di “Va tutto bene (Sono un cantante jazz)”, passando per il dadaismo à la Cochi e Renato di “Domicilio coatto domenicale”, con il fraseggio violinistico di Peppino Anfossi che collega idealmente Sassari e Buenos Aires, fino ai blue devils senili di “Androblues” e alla caputiana “Lungomare”; abstract concettuale, con qualche concessione all’elettronica, di un lavoro improntato alla tenace filosofia del “tanto vale”. Il duo Palazzo Rosa si muove con passo istrionico in un universo claustrofobico e lisergico, tra canzone e piecè teatrale, caratterista implacabile- ma mai giudicante- di un campionario umano tragicomico. Realtà e paradosso si compenetrano in una narrazione stroboscopica, dove trovano cittadinanza esistenze traballanti, nello stesso tempo minime e iperboliche. Bio Palazzo Rosa è un duo nato a Sassari negli anni Dieci del ventunesimo secolo. Luca Dore (voce e chitarra) e Alessandro Budroni (voce, pianoforte, armoniche, chitarra) si muovono dentro le soffitte e gli scantinati della musica d’autore. I protagonisti dei loro brani devono spesso salvarsi da un destino avverso, dallo spaesamento e dalla miseria, da donne violente o vedove protettive, da minacciose pleuriti e città vuote. Palazzo Rosa è un luogo fatiscente e psichedelico al contempo, angusto sì, ma ricco di vita e di personaggi appassionati. Il loro progetto musicale cerca di sposare la Linea rosa del cantautorato, desiderosa di non abbandonare il discorso sul racconto del sociale, ma guardato di sbieco, intriso di ironia e di amore per il grottesco. Le sonorità richiamano al gusto artigianale del costruire canzoni, per vestirle non con abiti à la page ma con tutto quello che si trova nell’armadio di un condominio degli anni ‘70. Per questo, nell’ultimo lustro di concerti live, hanno sparso, nell’aria di piccoli locali e snack bar, essenza di naftalina e vino rosso a favore di tutti i loro affezionati seguaci. Link social: Ig: https://www.instagram.com/palazzorosa_duo/ Fb: https://www.facebook.com/palazzorosaduo TRACKLIST 1.Città vuota 2.Va tutto bene (Sono un cantante jazz) 3.Domicilio coatto domenicale 4.Androblues 5.Lungomare La foto di copertina della prima parte di “Tanto vale” è di Pf Foto: https://www.instagram.com/pf_foto_/ Credits Testi: Luca Dore Musica: Luca Dore- Alessandro Budroni Arrangiamenti: Palazzo Rosa eccetto che nel brano 5, arrangiato da Palazzo Rosa e Salvatore Papotto Voce, Piano, Tastiere, Armonica: Alessandro Budroni Voce e chitarre: Luca Dore Batteria nei brani 1, 2 e 3: Fabrizio Murgia Basso nei brani 3, 4, 5: Salvatore Papotto Sintetizzatore nel brano 5: Salvatore Papotto Paolo Carta Mantiglia: Sax, Clarinetto nel brano 2 Peppino Anfossi: Violino nel brano 3 Mixaggio e master: Salvatore Papotto Palazzo Rosa TANTO VALE - Prima Parte TRACCIA PER TRACCIA (a cura di Palazzo Rosa) Ordine dei brani:
Track by track: CITTÀ VUOTA Testo: Luca Dore Musica: Luca Dore - Alessandro Budroni Credits: Alessandro Budroni: Voce, Piano/Tastiere, Armonica Luca Dore: Voce, Chitarre Fabrizio Murgia: Batteria Arrangiamenti: Palazzo Rosa Mixaggio & Master: Salvatore Papotto La Stanza Nascosta Records Un uomo si smarrisce fra le caselle del Monopoli e comincia a vagare in un loop temporale per luoghi a lui ormai fin troppo conosciuti: le stesse strade, le solite persone, ai soliti orari. E non sembra esserci via d’uscita. La nascita del testo è partita proprio dalla routine nella quale ci sentivamo imprigionati da anni, come se fossimo spostati dall’alto da una forza misteriosa. E purché non si finisca in un mondo più grigio e ostile, tanto vale continuare a girare… VA TUTTO BENE (SONO UN CANTANTE JAZZ) Testo: Luca Dore Musica: Luca Dore - Alessandro Budroni Credits: Alessandro Budroni: Voce, Piano/Tastiere, Armonica Luca Dore: Voce, Chitarre, Banjo Fabrizio Murgia: Batteria Paolo Carta Mantiglia: Sax, Clarinetto Arrangiamenti: Palazzo Rosa Mixaggio & Master: Salvatore Papotto La Stanza Nascosta Records All’inizio per lui era una favola: suonare con le grandi orchestre di jazz e girare il mondo, per un pubblico colto che va in visibilio per ogni errore tecnico credendolo un virtuosismo. Ma fare il cantante jazz è il mestiere più spericolato del mondo, perché sai già che non riuscirai mai a inserirti negli assoli, e allora tanto vale allontanarti dai riflettori, scendere dal palco e abbandonare il teatro. Nel brano sono presenti due citazioni tratte da “All of me”, standard del 1923 di Gerald Marks and Seymour Simons, e da “Silvano” di Enzo Jannacci, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto. DOMICILIO COATTO DOMENICALE Testo: Luca Dore Musica: Luca Dore - Alessandro Budroni Credits: Alessandro Budroni: Voce, Piano/Tastiere, Armonica Luca Dore: Voce, Chitarre Fabrizio Murgia: Batteria Peppino Anfossi: Violini Salvatore Papotto: Basso Arrangiamenti: Palazzo Rosa Mixaggio & Master: Salvatore Papotto La Stanza Nascosta Records Il duro destino di un uomo agli arresti domiciliari non è sopportare la pena affacciato sulla strada, ma essere condannato a trascorrere interminabili domeniche di libertà con la sua donna iperattiva. E viene divorato dal dubbio, prima scacciato poi sempre più presente, che tanto valeva restare in galera a imparare ogni notte una nuova preghiera. ANDROBLUES Testo: Luca Dore Musica: Luca Dore - Alessandro Budroni Credits: Alessandro Budroni: Voce, Piano/Tastiere, Armonica Luca Dore: Voce, Chitarre Fabrizio Murgia: Batteria Salvatore Papotto: Basso Arrangiamenti: Palazzo Rosa Mixaggio & Master: Salvatore Papotto La Stanza Nascosta Records Può davvero il corso degli eventi abbattere un uomo? Anche se viene scaricato e calpestato dalla sua fidanzata, anche se i padroni dei locali non lo vogliono più ingaggiare, anche se il frigorifero è stato saccheggiato dalla miseria, la risposta è sempre nell’amore. E allora tanto vale abbandonarsi ai segnali che portano a una nuova, inattesa relazione. LUNGOMARE Testo: Luca Dore Musica: Luca Dore - Alessandro Budroni Credits: Alessandro Budroni: Voce, Piano/Tastiere, Armonica Luca Dore: Voce, Chitarre Salvatore Papotto: Basso Arrangiamenti: Palazzo Rosa - Salvatore Papotto Mixaggio & Master: Salvatore Papotto La Stanza Nascosta Records Per il dio del turismo il fatto che una famiglia proletaria organizzi le vacanze è una vera e propria bestemmia. Per fortuna il dio delle ingiustizie sociali è sempre puntuale nel punire l’orgoglio e riportare tutto alla situazione di partenza. Tanto vale che mandiate qualcuno a prenderci la musica e il vino / e a spiegarci come andare affanculo in fondo fosse il nostro destino. La sostanza del brano, dell’intero album cui dà il nome, e dell’esistenza stessa dei protagonisti di queste storie, è probabilmente racchiusa tutta in questo inciso. ![]() IN USCITA SABATO 30 NOVEMBRE IL SINGOLO DICEMBRE, METÀ DEL CANTAUTORE GIOVANNI LUCA VALEA - DISPONIBILE, DOPO L'ANTEPRIMA SU MESCALINA, ANCHE IL VIDEOCLIP PER LA REGIA DI MARCO GAMBINERI- In uscita sabato 30 novembre il singolo Dicembre, metà del cantautore Giovanni Luca Valea, che firma il testo e cofirma la musica insieme a Virginia Settesoldi, compositrice e strumentista che ha curato anche gli arrangiamenti del brano. Dicembre, metà, prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records, anticipa l’uscita del nuovo lavoro in studio del cantautore, prevista per gennaio, ed è accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia di Marco Gambineri. Leit motiv del brano, è il pianoforte, sorretto da un pad di synth e mosso da una incalzante sezione ritmica; ad aprire la melodia suggestive architetture d’archi. Valea disegna un bozzetto poetico intimo e raccolto, in cui il côté scuro e maudit sembra ad un tratto incrinarsi e concedere vita e libertà al Bluebird bukowskiano, che fa- non a caso- capolino nell’incipit del video, un carosello black and white fra memoria e tuffo onirico. Link YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=uHB9dQCi57w Anteprima Mescalina: https://www.mescalina.it/musica/special/23/11/2024/giovanni-luca-valea?fbclid=IwY2xjawGyb9FleHRuA2FlbQIxMQABHd2323WCBj-p6o6CtgUnMwO7nvgQFDFJlZ4hxndUem26RsTR “Dicembre, metà”- racconta Giovanni Luca Valea- è un brano che spera di fare luce su quelle terre un po’ selvagge che sono la nostalgia e la solitudine. La canzone racconta molto di me, ma credo che più di qualcuno possa ritrovare una parte di sé. Dalla malinconia fino all’alcol, passando per il pianoforte e la speranza di trovare le parole migliori. Ho avuto la fortuna di lavorare con Virginia Settesoldi e Marco Gambineri. Gli splendidi accordi di chitarra di Virginia, accorsi in maniera provvidenziale in soccorso dei miei, hanno fatto del testo di “Dicembre, metà” la canzone che desideravo. Marco, con il suo video, ha saputo cogliere tutto ciò che non avevo neppure detto. Sono molto grato a entrambi. In fin dei conti, sono un uomo fortunato. Con Giovanni Luca- racconta il regista Marco Gambineri- abbiamo pensato a un video semplice, poetico e in linea con le parole della canzone. Volevamo infondere, in chi ascolterà la canzone e guarderà il video, il ricordo di ciò che brilla, di un amore, di un sorriso, di sogni e di bicchieri bevuti insieme. Sono felice di aver avuto la possibilità di collaborare con lui: un piccolo viaggio di tre minuti, malinconico ma speciale. Note biografiche Giovanni Luca Valea nasce a Firenze il 27 dicembre 1988. Dopo la pubblicazione di tre raccolte di poesie con case editrici indipendenti del territorio toscano, Canzoni di rabbia, poesie d’amore (2016), Una Storia che credevo di aver dimenticato (2019) e Una rosa al Padrone (2021) si avvicina dapprima come autore al mondo della canzone. Ha all’attivo gli ep Iniziali (La Stanza Nascosta Records, 2021) e La disciplina del sogno (La Stanza Nascosta Records, 2023) e l’album “Canzoni” (La Stanza Nascosta Records, 2023). L’album Canzoni, prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records, è stato preceduto dal singolo La costellazione del cane, il cui videoclip- una produzione Pixel Studio- è stato trasmesso in anteprima da Tgcom24. Nel novembre 2023 ha pubblicato il romanzo “Una vecchia valigia”( NeP Edizioni). Link utili: IG: https://www.instagram.com/newskinfortheoldceremony/ Testo Ti vedo bene, è meglio così; ti ricordo bene, una fotografia: il ritratto di un’altra straniera che va via. Ti vedo bene, è meglio così; prendi quello che vuoi, oggi sì: scrivo un po’, forse c’è una perla magari brilla… E sembri portare la luna come un Cartier… E non somigli a nessuna, be’, buona fortuna, a me… Ma dove vai e perché piangi? Sogni mica il tuo bouquet? Adesso, stai a sentire! Che cosa c’è? Chi sogna, chi si innamora, e tu che cosa chiedi ancora? Ma senti che freddo è Ma senti che freddo è Ma senti che freddo è a metà dicembre? Ti vedo bene, è giusto così; ti ricordo bene, vivevi proprio qui: piove, c’è il rischio di cadere su qualcosa da bere Ma dove vai e perché piangi? Sogni mica il tuo bouquet? Adesso, stai a sentire! Che cosa c’è? Chi sogna, chi si innamora, e tu che cosa chiedi ancora? Ma senti che freddo è Ma senti che freddo è Ma senti che freddo è a metà dicembre? CREDITI Testo – Giovanni Luca Valea Musica – Virginia Settesoldi, Giovanni Luca Valea Arrangiamenti: Virginia Settesoldi Mix & Master – Salvatore Papotto Voce – Giovanni Luca Valea Chitarra – Virginia Settesoldi Basso - Salvatore Papotto Video a cura di Marco Gambineri Etichetta – La Stanza Nascosta Records Ufficio Stampa – Verbatim Ufficio Stampa, di Claudia Erba ![]() BERLIN-BABYLON PROJECT: SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI IL SINGOLO HELLO TOMORROW , IDEALE COLONNA SONORA DI “DIARIO DEL DESERTO” DI ARIANNA LEPRE E’ disponibile su tutte le piattaforme digitali “Hello Tomorrow”, firmata dal musicista e produttore Salvatore Papotto aka Berlin-Babylon Project: una ballad pop/rock che vuole essere, idealmente, la colonna sonora di “Diario del deserto”, esordio letterario della cremasca Arianna Lepre. <<“Hello Tomorrow” nasce per accompagnare “Diario dal deserto” di Arianna Lepre- racconta Salvatore Papotto. Sempre più spesso i libri “si vendono” con le colonne sonore. Senza scomodare “esperienze immersive”, come alcuni fanno, è innegabile che la fruizione di nuovi contenuti, in questo caso musicali, incentivi la lettura. Spero di aver restituito con “Hello Tomorrow” l’entusiasmo e più in generale la sensazione di autenticità che il diario di viaggio di Arianna mi ha trasmesso”>>. <<Il guardare lontano, il guardare oltre (Hello Tomorrow appunto, che era lo slogan della compagnia quando ne entrai a far parte dieci anni fa) è sicuramente uno dei punti cardine della “filosofia” di Emirates- racconta Arianna Lepre. Il brano composto da Salvatore Papotto coglie nel segno, affondando nel cuore di quella esperienza per me irripetibile e formativa. Penso che, come me, tanti cabin crew possano identificarsi in “Hello tomorrow”ed emozionarsi profondamente.” Interpretata da Roberta Usardi, voce del Berlin Babylon Project e coautrice del brano, “Hello Tomorrow” cita dichiaratamente quello che per oltre sei anni è stato lo slogan della compagnia Emirates, un invito ad esplorare e ad accogliere con gioia e coraggio il futuro. Il brano “Hello Tomorrow” (Edizioni La Stanza Nascosta Records) fa parte inoltre del booktrailer di “Diario dal Deserto”: quasi quattro minuti di immagini e brevi frammenti video inediti dell’esperienza di Arianna Lepre in Emirates, montati dalla videomaker Irene Franchi. Link booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=bMA4bbHFazE “Diario dal deserto” di Arianna Lepre, già presentato con successo al Mondadori Bookstore di Crema, è disponibile per l’acquisto su Amazon. https://www.amazon.it/Diario-dal-Deserto-Arianna-Lepre/dp/B0DFTM7PSY Ascolta il brano: https://open.spotify.com/intl-it/album/46XDY5d9R1IDwvpxvLfjWj?si=kE8F6sSTTM2gX4PCadCJwQ Link utili:https://www.facebook.com/berlinbabylonproject https://www.facebook.com/profile.php?id=61566852387702 https://www.instagram.com/diario.dal.deserto/ Crediti brano: Musiche Salvatore Papotto "Hello world" (S.Papotto-C.Erba-R. Usardi) Voce: Roberta Usardi Basso, chitarre, organo, drum machine: Salvatore Papotto Edizioni: La Stanza Nascosta Records Press: Verbatim Ufficio Stampa di Claudia Erba |
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Marzo 2025
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