BERLIN-BABYLON PROJECT: SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI DA VENERDI’ 3 MAGGIO Ragnarök SECONDO ALBUM DEL PROGETTO FIRMATO DAL MUSICISTA E PRODUTTORE SALVATORE PAPOTTO Anticipato dal singolo “Fenrir” (nella versione italiana, accompagnata dal videoclip in anteprima su Tgcom24), esce venerdì 3 maggio su tutte le piattaforme digitali il concept “Ragnarök”, secondo album del progetto Berlin-Babylon Project, firmato dal musicista e produttore Salvatore Papotto. “Ragnarök”, dedicato al mondo norreno, è cantato interamente in inglese, con la sola eccezione del brano Fenrir, del quale esiste, oltre a quella inglese, anche la versione italiana (testo di Luca Bellofiore), scelta come singolo di lancio dell’intero lavoro. Nell’album sono contenute preghiere norrene tradotte in lingua inglese: “Preghiera alla Dea Freya”, ritornello del brano “Freya”; “Ode al dio Odino”, contenuta in “Father of the Gods”; “Preghiera al dio Thor”, inserita in “Thor”. Undici tracce- di cui due esclusivamente strumentali, la title-track e “Valhalla”- per un disco marcatamente sinestesico, vestito dalla vocalità solenne e suggestiva di Roberta Usardi. Papotto disegna un ambiente sonoro immersivo, capace di scatenare sollecitazioni visive, tattili e propriocettive, nel segno di una concezione della musica intesa come espressione artistica totalizzante ed eversiva. L’effettistica elettronica regala forza icastica ad una narrazione sonora monumentale e densa di suggestioni dalla forza tragica quasi cosmica, con la vocazione del musical. Architetture progressive, sonorità folk oriented, ampi squarci rock e maestosità para-sinfonica per una grande allegoria della condizione umana, che fonde storia vichinga e leggenda, spiritualità ed efferatezza, crepuscolo e rinascita. LE DICHIARAZIONI DI SALVATORE PAPOTTO Nel tempo- racconta il musicista e produttore Salvatore Papotto-ho deciso di trasformare la fisionomia del Berlin Babylon Project, nato come spettacolo multimediale (che coniugava sonorità industrial, techno e jungle propriamente berlinesi a suoni percussivi e suggestioni mediorientali) ed evolutosi poi in un disco, Level One, dal sapore spiccatamente elettronico . Pur mantenendo immutato il nome, ho voluto che il Berlin-Babylon Project si configurasse come realtà musicale in perenne divenire. L’ho spogliato di un genere esclusivo di riferimento e mi sono proposto di riscrivere di volta in volta le mappature sonore e di modularle in relazione alla tematica di narrazioni diverse. In questo modo hanno preso vita una serie di avventure totalizzanti sotto-forma di concept album, il primo dei quali è “Ragnarök”, che ha in realtà anche la vocazione del musical ed è ispirato alla mitologia norrena e alla sua storia. Da sempre sono affascinato dalla storia, soprattutto da quella degli anni più “scuri” del medioevo- racconta Salvatore Papotto; da qui è nata l'esigenza di provare a raccontare in musica la civiltà norrena, utilizzando sonorità folk-rock e progressive-rock. Non solo la loro affascinante mitologia (per la quale ho attinto in larga parte all’"Edda in prosa” di Snorri Sturluson), ma anche la storia stessa dei vichinghi, la cui civiltà era all’avanguardia sotto diversi profili. Ad esempio alle donne era riconosciuto il diritto di divorzio, erano protette per legge contro le molestie sessuali e godevano di una posizione più forte e sicura nella società vichinga rispetto alla maggior parte degli altri luoghi europei. Inoltre il design delle tipiche imbarcazioni vichinghe- chiamate drakkar- venne adottato da molte altre culture e per secoli restò punto di riferimento nella costruzione navale. Ad eccezione degli schiavi, in generale gli Scandinavi erano vestiti con cura, ritenevano il proprio aspetto motivo d’orgoglio, erano soliti iniziare la giornata con una routine di igiene personale e dedicavano il sabato al bagno e al lavaggio degli indumenti; pratica, quest’ultima, che i cronisti anglosassoni bollarono come anomala e discutibile. LE DICHIARAZIONI DI ROBERTA USARDI, VOCE DEL PROGETTO Quando Salvatore Papotto mi chiese di collaborare al suo progetto Berlin Babylon Project-racconta Roberta Usardi- ho accettato subito, stimo molto Salvatore, che già fece un ottimo lavoro nell’arrangiamento del mio EP “World” uscito nel 2021 per La Stanza Nascosta Records. Trovo che le collaborazioni fra artisti siano un’esperienza arricchente e stimolante, una vera e propria sfida, perché, fino alla fine, non si conosce realmente la natura di quello che si è creato. Quando il disco era in fase embrionale, Salvatore mi propose di cantare “Freya”, partendo da una semplice linea melodica (e con il testo già ultimato). Registrai la mia idea, che venne accettata subito con entusiasmo. Anche se sono una cantautrice, ritengo l’attività di interprete molto preziosa e stimolante: mi è stata data carta bianca sugli arrangiamenti vocali e mi sono molto divertita. Non mi ritengo una mera esecutrice: anche quando non si compone, ma si canta “e basta”- come in questo caso- la creatività rimane comunque un elemento presente e fondamentale. Dopo “Freya” mi venne chiesto di dare voce anche agli altri brani e con grande gioia ho proseguito in questa avventura, addentrandomi nella mitologia norrena, che mi ha molto appassionato. Ogni brano di “Ragnarök”racchiude una personalità prorompente, una storia a sé, che fa parte di un tutto. Credits Salvatore Papotto: testi e musiche (eccetto “Fenrir”, testo italiano di Luca Bellofiore) Salvatore Papotto: pianoforte, synth, basso, chitarre elettriche e noise, drum machine, programmazione archi ed effetti sonori. Roberta Usardi: Voce e cori Luca Bellofiore: pianoforte in “Fenrir” Arrangiamenti e produzione artistica: Salvatore Papotto Missaggio e mastering: Salvatore Papotto Edizioni musicali: La Stanza Nascosta Records Berlin Babylon Project (LA STORIA) Frutto maturo di un percorso di ricerca sperimentale del musicista e produttore toscano Salvatore Papotto, Il Berlin-Babylon Project nasce inizialmente come spettacolo visionario, oscuro e ipnotico, che rivisita in chiave originale gli esiti più felici della French house. Lo show, presentato in un mini-tour sardo, unisce in un’ipotetica linea le due capitali che, in epoche differenti, sono state il crocevia dei movimenti artistico-culturali più significativi, coniugando sonorità industrial, techno e jungle propriamente berlinesi a suoni percussivi e suggestioni mediorientali. La performance live, di immediata resa scenica e acustica, innesta su basi elettroniche sapientemente confezionate dall’artista un instant composing melodico, realizzato in tempo reale attraverso campionamenti e loop-station, con l’apporto del basso elettrico che funge da prezioso collante. Le influenze sono innumerevoli: dai Chemical Brothers ai Daft Punk, passando per gli Air, con dichiarate citazioni degli Einstürzende Neubauten. Salvatore Papotto vanta una collaborazione con i Twelve, duo formato dai dj Danny Lloyd e Alessio Verani con i quali ha scalato le classifiche di Inghilterra, Germania e Giappone. Parallelamente alla direzione di un’etichetta discografica indipendente, La Stanza Nascosta Records, S.P. ha deciso di avventurarsi in una ibridazione musicale che ha in comune con il jazz (che l’Autore frequenta da una vita, essendosi diplomato all’Accademia nazionale del Jazz di Siena) il momento dell’improvvisazione, con il rock (di cui P. è un habitué, storica la collaborazione con i Madame du Bois) la forma canzone; il quid pluris è dato delle dinamiche dance, energetiche, godibili ed estremamente ballabili. Con l’ingresso nel progetto della filmaker e fotografa professionista Irene Franchi, il Berlin Babylon Project diviene, a tutti gli effetti, uno spettacolo multimediale, arricchito dalla realizzazione/gestione in tempo reale di video fondali dalle atmosfere visionarie, in perfetta simbiosi con il tappeto musicale. Nell’ottobre 2019 il Berlin-Babylon Project diventa un disco, Level One, anticipato dal singolo Evolution, prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records. Evolution, che si muove tra sonorità chill-out e downtempo à la Groove Armada, è accompagnato dal videoclip ufficiale, per la regia di Irene Franchi, che affianca il musicista nel progetto. Nell’album, prevalentemente strumentale, figurano anche due episodi cantati: In the mirror (testo e chitarre di Leonardo Guelpa, in arte Clyde, e musica di Papotto), che vede la partecipazione di Selene Cioffi, e Tired river, (testo di Claudia Erba e musica di Papotto) interpretata da Marialaura Specchia, già voce dei Verily So. Il singolo Evolution, introdotto da field recordings marini, è un brano amabile pensato soprattutto per gli amanti del balearic beat, genere musicale dove una produzione delicata e calda incontra le pulsioni più escapiste del nostro vivere quotidiano. (Europa e cultura elettronica) Nel tempo Salvatore Papotto decide di trasformare la fisionomia del Berlin Babylon Project: pur mantenendo immutato il nome, lo immagina come realtà musicale in divenire. Spogliandolo di un genere esclusivo di riferimento, Papotto riscrive di volta in volta le mappature sonore e le modula in relazione alla tematica di narrazioni diverse. Prendono vita così una serie di avventure totalizzanti sottoforma di concept- album, il primo dei quali è “Ragnarök” ispirato alla mitologia norrena e alla sua storia. https://www.facebook.com/berlinbabylonproject BIO SALVATORE PAPOTTO Diplomato all’Accademia Nazionale del Jazz di Siena, è musicista, compositore, arrangiatore e produttore artistico. Dal 1998 al 2013 fa parte, in qualità di bassista, dei Madame du Bois, band toscana nata da un’idea di Saverio Guerrini (voce del gruppo). Con i Madame du Bois, opening-act di Dream Theater, Robben Ford, Marco Parente e Max Gazzè, Papotto pubblica due album, Non sono il re (Ray Music 2002) e Gli occhi di qualcun altro (Autoprodotto, 2015), e partecipa a numerosi festival e concorsi musicali, calcando tra gli altri il palco del Pistoia Blues. I MDB ottengono una menzione speciale con Punk, che nel 2003 si aggiudica il premio come miglior singolo per la radio RDS. Nel 2015 S. Papotto fonda La Stanza Nascosta Records, etichetta indipendente con sede ad Alghero (SS) ma operativa sull’intero territorio nazionale. Nell’ottobre 2019 diventa un disco- Level One (La Stanza Nascosta Records)- il suo Berlin-Babylon Project, inizialmente nato come spettacolo live dalle tinte visionarie, oscure e ipnotiche, con la collaborazione della fotografa e videomaker Irene Franchi. Tra le collaborazioni, negli anni: Twelve (con i quali scala le classifiche in Inghilterra e Giappone), Giulia Millanta, Richard Kershaw, James Wynne, Livia Ranalli nei live. Ha inoltre preso parte alla registrazione del disco di Cesare Carugi, Pontchartrain (Electric Bass in “Troubled Waters”, “Long Nights Awake” and “Charley Varrick”), distribuito dalla IRD. Attualmente collabora in fase di composizione con il cantautore, scrittore e poeta Oliviero Malaspina (Fabrizio De André, Cristiano De André, Raphael Gualazzi). È uscito il 14 dicembre 2021 in radio e su tutte le piattaforme digitali, per le etichette Lilith Label e La Stanza Nascosta Records, il singolo La Visione dell’Occhio di Dio, composto e prodotto a quattro mani con la cantautrice genovese Sabrina Napoleone e la collaborazione di Osvaldo Loi (storico musicista della cantautrice), successivamente inserito nell’album di Sabrina Napoleone “Cristalli sognanti” (Lilith Label, 2023). Del brano è disponibile anche il videoclip ufficiale per la regia di Simone Sciutto. Il video è stato girato negli spazi del Teatro della Tosse di Genova per concessione della Fondazione Luzzati. https://www.facebook.com/profile.php?id=100063548205265 BIO ROBERTA USARDI Roberta Usardi è una cantautrice poliedrica che abbina all’esplorazione dei colori vocali l’indagine delle emozioni più profonde. Le sua musica coniuga attitudine sperimentale e uno sguardo privilegiato sull’interiorità. Nel corso degli anni si esibisce in gruppi rock, tribute band, cori gospel ed ensemble vocali. Approfondisce inoltre lo studio del canto jazz. Ha all’attivo l’album All the way home (2018, autoprodotto), pubblicato con la band Roberta and The Crossovers e l’ep World (La Stanza Nascosta Records, 2021), presentato al Mou nel corso della Milano Music Week 2023. World, esordio solista interamente arrangiato dal musicista e produttore Salvatore Papotto, è un lavoro immaginifico ed enigmatico, dai riverberi solenni, che sembra guardare sia alla scena britannica sia a quella folk scandinava. Roberta Usardi è inoltre la voce del nuovo progetto del Berlin-Babylon Project, il concept- album “Ragnarök”. https://www.instagram.com/robyusa/ BIO LUCA BELLOFIORE Luca Bellofiore, classe 1974, laureato in Filosofia, è un pianista, compositore, pittore e scultore autodidatta, scrittore e organizzatore di eventi(in particolare concerti, rassegne, mostre tematiche). Nell’ambito del progetto Castiglioncello Summertime prende parte all’organizzazione di concerti di Statuto, Moltheni, Diaframma, Garbo, Karate, Fanciullino, Flavio Giurato, Bugo, Max Manfredi, Giovane Giovane, Daniele Groff, Max Collini e altri. https://www.instagram.com/luca_bellofiore/ |
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Settembre 2024
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